Nuova frenata sulla costruzione della Tav Brescia-Verona, ma anche sul progetto della Verona-Vicenza, come ha annunciato il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli del Movimento 5 Stelle, ipotizzando anche un calcolo di penali in caso di rescissione di contratti? Le categorie economiche insorgono: «Che Paese vogliamo essere lo abbiamo già scelto diventando la seconda economia manifatturiera d’Europa. Nessuno può opporsi a questa evidenza e sottrarsi alla responsabilità di spingere sullo sviluppo che passa anche dalla migliore e più efficiente mobilità. La costruzione della Tav tra Brescia e Verona non è un’opzione e non si discute». È la netta posizione di Michele Bauli, presidente di Confindustria Verona.
Dopo quanto riemerso si dice «preoccupatissimo» Franco Miller, imprenditore veronese, presidente di Transpadana, il Comitato promotore dell’alta velocità e delegato di Confindustria Veneto alle infrastrutture. «Ormai le autostrade sono sature. Ecco perché le linea ferroviaria Tav, oltre che per il trasporto passeggeri, è fondamentale per le merci, soprattutto in un territorio come quello di Verona in cui si incrociano le due direttrici e in cui c’è il grande interporto logistico Quadrante Europa».
Anche per il sindaco Sboarina si tratta di «un'opera fondamentale», mentre diceva qualche tempo fa il presidente del Veneto Zaia: «Non resta che augurarsi che i lavori comincino davvero quanto prima e che non subiscano intralci».