L’intervento era deciso da mesi, tanto che alcuni residenti si stavano chiedendo perché non partisse. È partito. Allo Stadio, in via Fra’ Giocondo, è in corso l’abbattimento di una quarantina di grossi tigli, propedeutico al rifacimento dei marciapiedi dissestati.
Negli anni, le radici delle vetuste piante avevano sollevato l’asfalto e reso impraticabili lunghi tratti delle banchine pedonali; si erano anche infiltrate nelle proprietà private, rompendo recinzioni e scardinando cancelletti d’ingresso. Le famiglie di via Fra’ Giocondo si erano quindi divise in due fazioni: quelle che reclamavano la sistemazione dei marciapiedi, servisse pure l’eliminazione dei tigli; altre che invece cercavano di salvare le piante, un valore in termini di bellezza e soprattutto d’ossigeno e frescura in uno dei quartieri più cementificati e inquinati.
Il progetto aveva portato scompiglio anche in terza circoscrizione. Il presidente Paci aveva spiegato che sarebbe stato impossibile, e anche inutile, rifare i marciapiedi senza abbattere i tigli. Ma aveva assicurato che, sistemate le banchine, sarebbero stati collocati nuovi alberelli. La promessa è stata la replica con cui chiudere la bocca ai difensori degli alberi. E in effetti ha funzionato. Ora, con via Fra’ Giocondo spoglia e grigia, i ciocchi freschi di taglio al posto delle ampie chiome, chissà se qualche favorevole si è pentito. Qualcuno della minoranza sta interpellando esperti per capire se i tigli potessero essere risparmiati: troppo tardi.L.CO.