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Statale 12, doppio sì per la variante

Il sopralluogo della settimana scorsa di sindaco e assessori sul tracciato della variante alla Statale 12
Il sopralluogo della settimana scorsa di sindaco e assessori sul tracciato della variante alla Statale 12
Il sopralluogo della settimana scorsa di sindaco e assessori sul tracciato della variante alla Statale 12
Il sopralluogo della settimana scorsa di sindaco e assessori sul tracciato della variante alla Statale 12

Doppia fumata bianca per la variante alla statale 12, la strada che nelle intenzioni dovrebbe alleggerire dal traffico i quartieri e le frazioni a sud della città attraversate dall’arteria principale. Dai parlamentini sud e ovest arriva il via libera al nuovo progetto preliminare proposto dall'Anas per smuovere finalmente quel tappo creato in passato dall'amministrazione comunale veronese, arenata sul tragitto prescelto per il territorio scaligero. Dopo due proposte iniziali, nel 2016 Palazzo Barbieri aveva avanzato la proposta di un ulteriore percorso, bocciato dall'autostrada A4 che non vedeva di buon occhio l'eccessiva vicinanza della nuova arteria al casello di Verona Sud, in procinto di essere spostato a sud dell’autostrada. L'ente nazionale per le strade ha individuato una soluzione che, condividendo la necessità di prendere le distanze dal casello di Verona Sud, taglia in mezzo ai campi racchiusi tra strada di Ca' Brusà, strada La Rizza e Strada dell'Alpo fino alla Monsuà, e scandisce il percorso con altrettante rotonde. Nonostante i timori avanzati da chi vive e lavora tra i campi attorno al nuovo tracciato, alla fine, con una serie di osservazioni di cui tener conto, è stato dato il consenso a procedere, sbloccando una situazione di stallo che si protrae da anni. In quinta circoscrizione il verdetto è stato favorevole per tutti, a eccezione dei consiglieri della Lista Tosi che si sono astenuti. In quarta invece gli unici a votare contro sono stati i 5 Stelle. Il 28 giugno si svolgerà la Conferenza di servizi con tutti gli enti interessati, per dare il via libera alla progettazione preliminare, e lunedì sera l'assessore all'urbanistica e all'ambiente, Ilaria Segala, e quello alla viabilità, Luca Zanotto, hanno quindi fatto tappa nelle due circoscrizioni interessate. Oltre che dai consiglieri, sono stati accolti da residenti, agricoltori e dai rappresentati del comitato per Verona Sud, tutti fortemente preoccupati, se non contrari, alla nuova scelta viabilistica che, questo è un dato oggettivo, consumerà sicuramente molto più suolo rispetto alla precedente versione a ridosso del casello. «Se la nuova strada, come si evince dal tracciato, dovrà passare a poco più di un metro dalla mia proprietà, vi prego di buttarmi giù la casa e risarcirmi quel tanto perché io possa vivere altrove», ha detto Alessandro Policante, piuttosto esasperato. «Nella zona ci sono una quindicina di aziende agricole e tagliarle a metà sarà deleterio», hanno fatto presente sia in quarta che in quinta due rappresentanti della Coldiretti, suggerendo insieme ai 5 Stelle in quarta, di tornare a fiancheggiare la linea ferroviaria esistente, come nel precedente tracciato, evitando devastazioni come quella, recente, di via Mezzacampagna. A Ca' di David, dove transitano circa mille camion al giorno, si stima invece un calo fino al 30% dell'attuale traffico. «Abbiamo chiesto all'Anas uno studio sul traffico per confrontare le due ultime soluzioni e i risultati remano positivamente verso la nuova proposta», fa presente Segala. «Il ricongiungimento con la tangenziale sud permetterà di confluire in A4 o nella tangenziale nord senza passare per i quartieri», insiste Zanotto, piuttosto convinto che la sommatoria del traffico prodotto dal casello e dall'innesto alla variante moltiplicherebbe problemi, mentre la deviazione a ovest può garantire più respiro alle future opere, dal parcheggio scambiatore al filobus. Se il comitato ritiene evidente che l’obiettivo di questa versione della variante è la viabilità a servizio dell’area della Marangona, Zanotto ribadisce che Ikea e variante non vanno confusi. Sulla questione ambientale e il forte impatto sul territorio in prevalenza agricolo, e sulle richieste di mitigazioni ambientali e alberature lungo tutto il tracciato avanzate dal Pd, risponde invece Segala: «Una volta che il progetto sarà passato al vaglio dei comuni, la parte più complessa sarà proprio la Valutazione di impatto Ambientale, che prevederà un iter di almeno un anno». •

Chiara Bazzanella

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