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Scuole sicure, giro di vite contro lo spaccio di droga

Riva San Lorenzo, ritrovo abituale dei giovani e anche degli spacciatoriUno dei controlli interforze messi in atto per verificare se i giovani che arrivano in stazione diretti alle scuole possiedono droga
Riva San Lorenzo, ritrovo abituale dei giovani e anche degli spacciatoriUno dei controlli interforze messi in atto per verificare se i giovani che arrivano in stazione diretti alle scuole possiedono droga
Riva San Lorenzo, ritrovo abituale dei giovani e anche degli spacciatoriUno dei controlli interforze messi in atto per verificare se i giovani che arrivano in stazione diretti alle scuole possiedono droga
Riva San Lorenzo, ritrovo abituale dei giovani e anche degli spacciatoriUno dei controlli interforze messi in atto per verificare se i giovani che arrivano in stazione diretti alle scuole possiedono droga

«Al di là dell’azione repressiva, il messaggio che vogliamo che passi è che i giovani non possono buttare via la loro vita. Che se gettano via la loro adolescenza, compromettono il loro futuro». Federico Sboarina, sindaco di Verona, commenta così i dati del primo mese di controlli antidroga nei pressi delle scuole. Gli studenti usano soprattutto le droghe impropriamente definite leggere, come se farsi una canna non corrispondesse a drogarsi. È questo il dato che emerge dal primo mese di controlli effettuato nell’ambito del progetto «Scuole sicure», quei controlli cioè inseriti nella direttiva del Viminale che contiene misure per prevenire e contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi delle scuole. Ciascun Comune dovrà inserire le scuole fra i luoghi dove applicare il cosiddetto “daspo urbano” nei confronti degli spacciatori. E ricordiamo che giusto mercoledì, il Governo ha approvato, nel decreto sicurezza l’aumento da sei mesi a un anno, il tempo massimo di Daspo urbano, un emendamento proposto dal senatore Pd Vincenzo D’Arienzo. La direttiva del ministro Matteo Salvini ha inoltre lo scopo di intensificare la collaborazione tra istituzioni scolastiche e amministrazioni locali per prevenire “le più gravi forme di devianza” e rafforzare “attività di controllo del territorio e un’intensificazione dell’attività info-investigativa ai fini della prevenzione dello spaccio di stupefacenti e del relativo consumo davanti alle scuole, con la partecipazione della polizia locale”. «Non era così scontato che Verona entrasse a far parte di questo progetto, siamo orgogliosi di essere stati inseriti e di essere stati la prima città ad iniziare i controlli», aggiunge Sboarina, «i giovani sono i soggetti più deboli, i controlli sono uno dei modi per tutelarli». Con i fondi, che il ministero mette a disposizione del progetto è stata acquistata l’unità cinofila per la nostra polizia Locale. Giusto ieri mattina l’assessore alla sicurezza Daniele Polato è stato con il comandante Luigi Altamura alla selezione dei tre conduttori idonei fare il corso. Sono stati scelti da una commissione mista con colleghi della Locale di Milano che terranno i corsi. In sede di comitato sicurezza e ordine pubblico, voluto dal prefetto Salvatore Mulas, l’altro giorno si è fatto il primo bilancio. Dal mese prossimo partiranno i report al ministero con la modulistica redatta apposta, come previsto dalla direttiva. Ma Verona si conferma prima anche in questo. Prima città d’Italia a partire con i controlli, prima ad aver inviato i dati al ministero. La polizia Locale ha effettuato 6 controlli, identificando 342 persone e arrestandone 3. Altri 3 sono i ragazzi segnalati per uso personale. Sono stati 9 i sequestri di droga effettuati, per un totale di 3 etti e mezzo tra hashish e marijuana. Il comando della polizia Locale ha impiegato 61 uomini ed ha avuto il supporto di pattuglie di unità cinofile, quelle della guardia di Finanza e della polizia Locale di Brescia, in attesa dell’acquisto dell’unità cinofila della nostra polizia Locale. Anche la questura ha fornito i propri dati. I controlli sono stati fatti con l’aiuto dell’unità cinofila di Padova, del Reparto prevenzione crimine “Veneto“. Tre i servizi effettuati (5, 12, 23 ottobre). Le persone controllate e identificate sono state 167, di cui 120 extracomunitari e 76 pregiudicati. Tre di queste persone sono state accompagnate in questura per finalità identificative e una per una notifica di «rintraccio», dato che la persona era ricercata. Durante questi controlli i poliziotti hanno sequestrato quasi un etto e mezzo tra hashish, marijuana, eroina e cocaina. Ma hanno anche arrestato uno spacciatore che aveva 97.3 grammi di hashish in un unico panetto. L’uomo è stato trovato in un parco cittadino. Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio è stato inoltre arrestato un altro soggetto che aveva marijuana per 17 grammi. L’uomo aveva anche 260 in banconote di piccolo taglio, classico per l’acquisto di droga e quattro cellulari con i quali contattava i clienti. Ma c’è anche chi si disfa della droga non appena vede una pattuglia e infatti i poliziotti hanno recuperato un etto di hashish e mezzo etto di marijuana. Nel mese di «Scuole sicure», i carabinieri hanno effettuato una dozzina di controlli, identificando 57 persone e impiegando 42 uomini. •

Alessandra Vaccari

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