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Scuole chiuse in città e provincia

Protezione civile al lavoro: sono 16mila i volontari allertati
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Allarme maltempo su città e provincia per oggi: su tutto il Veneto sono previste allerta rossa e allerta arancione, quindi la prefettura ha deciso che questa mattina restino chiuse le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, sia della città che della provincia. Oggi oltre 110 mila studenti di città e provincia salteranno le lezioni. Una decisione arrivata ieri alle 18.40 e che sicuramente ha preso in contropiede il mondo scolastico che non si aspettava una escalation di questo genere nell’emergenza maltempo, ma la situazione secondo le rilevazioni Arpav sta peggiorando di ora in ora e come ha detto il presidente della Regione Luca Zaia, si va verso una situazione di maltempo peggiore di quella che provocò le disastrose alluvioni del 1966. Anche il sindaco Federico Sboarina è stato informato ieri nel tardo pomeriggio dopo una giornata trascorsa tra vertici in Prefettura e la Protezione civile soprattutto per l’Est veronese. «Ci siamo attivati subito e siamo in contatto con tutte le forze disponibili in campo», ha assicurato il sindaco, il quale ricorda il precedente, nel marzo scorso, della chiusura delle scuole per la neve, ma era un’altra storia: l’ordinanza, firmata dal sindaco, riguardava solo la città e la decisione venne prese in tarda mattinata. Ma perché ieri sera si è arrivati a questo provvedimento così drastico, con una ordinanza firmata dal prefetto Salvatore Mulas per tutta la provincia? La decisione è maturata dopo che la Regione, con il presidente Zaia, ha chiesto al Governo la mobilitazione della Protezione civile nazionale e con il Viminale ha disposto la chiusura delle scuole nei vari capoluoghi del Veneto; inoltre sono stati emessi numerosi avvisi di criticità idraulica e idrogeologica per tutti i bacini idrografici, dall’Alpone alla Lessinia e al Garda: «Le precipitazioni previste», scrive il prefetto nell’ordinanza, «potranno determinare incrementi significativi dei livelli idrometrici nei principali corsi d’acqua della Regione. Il possibile verificarsi di rovesci o temporali potrebbe creare disagi al sistema fognario e lungo la rete idrografica minore». In particolare, scrive il prefetto, «si segnala la possibilità di innesco di fenomeni franosi superficiali sui versanti e la possibilità di colate rapide specie nelle zone di allertamento. Il perdurare di precipitazioni di forte intensità con quantitativi localmente anche molto abbondanti, porterà a incrementi significativi dei livelli idrometrici sia della rete principale che della rete secondaria». Alla luce di tutto questo, si ritiene che la situazione di criticità possa «seriamente compromettere la circolazione stradale lungo tutto il sistema viario provinciale» e di conseguenza è necessario tutelare l’incolumità pubblica con una azione di prevenzione, evitando volumi di traffico lungo le strade». Ieri in tarda serata, alla luce dell’ordinanza del prefetto e delle critiche previsioni meteo, l’Atv ha deciso di cancellare le corse dei bus scolastici e delle corse bis legate agli stessi servizi. Viene invece garantito il servizio ordinario per tutte le linee. Tuttavia anche Atv monitorerà l’andamento delle condizioni meteo riservandosi di bloccare in giornata alcune corse in ambito provinciale. Le più a rischio sono perciò le zone di montagna. L’Unità di crisi del Veneto, che si riunisce a Marghera, ha infatti diramato numerosi bollettini di allerta e ha evidenziato che i livelli di precipitazioni attese oggi e domani «destano particolare preoccupazione per la notevole intensità». La situazione più critica dovrebbe riguardare l’Est veronese già colpito dall’alluvione nel 2010 e per questo sono stati approntati i bacini di laminazione: «I bacini di Laminazione di Trissino, Caldogno e Colombaretta, realizzati dopo l’alluvione del 2010 sono pronti ad essere attivati immediatamente in caso di necessità», ha assicurato la Regione. La notizia è stata data nel corso dei lavori della speciale Unità di Crisi, istituita dal presidente Zaia, e coordinata dall’assessore Gianpaolo Bottacin, che da ieri mattina è riunita nella sede della Protezione Civile Regionale a Marghera per seguire l’andamento dell’ondata di maltempo che si prevede insisterà fino a tutta la notte di oggi e le prime ore di martedì. Come ha detto il meteorologo Marco Monai del Centro regionale di Teolo, «siamo di fronte a un evento di importanza primaria, con condizioni simili a quelle che determinarono le alluvioni degli scorsi anni». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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