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Bacciga in consiglio comunale

Saluto romano
alle attiviste,
aperta un'indagine

Bacciga in consiglio comunale
Le manifestanti e Bacciga
Le manifestanti e Bacciga
Le manifestanti e Bacciga
Le manifestanti e Bacciga

Due esposti depositati a distanza di pochi giorni, un fascicolo aperto per l’ipotesi di violazione dell’articolo 5 della legge 645/52, la cosiddetta «legge Scelba», l’acquisizione delle riprese effettuate la sera del 26 luglio dalle telecamere a circuito chiuso installate nell’aula di Palazzo Barbieri in cui si riunisce il consiglio comunale e non è escluso che il procuratore della Repubblica Angela Barbaglio, titolare del fascicolo aperto a carico del consigliere nonché avvocato Andrea Bacciga, verifichi la legittimità di altri atteggiamenti dell’esponente politico del gruppo Battiti.

Due gli esposti depositati, uno dal movimento «Non una di meno» e il secondo firmato da decine di cittadini e da altre associazioni, che si riferiscono ad un unico episodio. Quel saluto romano che la sera del 26 luglio il consigliere Bacciga ha rivolto ad alcune attiviste del Movimento che quella sera erano nel settore riservato al pubblico. Sostenendo poi che il suo non fosse un saluto romano.

La legge Scelba vietando la riorganizzazione del disciolto partito fascista, all’articolo 5 punisce chi, «partecipando a pubbliche riunioni compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista». L’indagine è aperta in Procura.

Fabiana Marcolini

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