«Mi sento un verme a dirtelo, ma l'organizzazione ci ha detto di non far entrare nessuna persona di colore»: a pronunciare la frase sarebbe stato un addetto alla sicurezza del concerto in memoria di Rudy Rotta sabato sera al vallo Città di Nimes.
Lo racconta, e lo conferma l'amica che era con lui, Amate Gueye, ex cestista della Scaligera (ora gioca a Isola della Scala), che voleva entrare al concerto e si è visto fermare all'ingresso. Inizialmente un altro buttafuori aveva detto che la serata era ad invito, poi la verità. Gli hanno detto che a quel punto poteva comunque entrare, ma ha preferito non farlo.
Il 28enne, di origini senegalesi, è cittadino italiano e commenta: «Odio quando si dice che Verona è fascista. Però certi fatti non possono passare sotto silenzio».
La BTMusic, che ha organizzato la serata, si dice «contraria a ogni discriminazione» e ha avviato un'indagine interna, così come ha fatto l'assessorato al Tempo Libero che patrocinava l'evento: «se qualcuno ha fatto lo stupido», commenta l'assessore Rando, «dovrà risponderne».