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«Pronti a chiudere la Bra positivi gli esperimenti»

Auto private e autobus transitano da piazza Bra, davanti alla Gran Guardia, per poi svoltare in corso Porta Nuova FOTO MARCHIORI
Auto private e autobus transitano da piazza Bra, davanti alla Gran Guardia, per poi svoltare in corso Porta Nuova FOTO MARCHIORI
Auto private e autobus transitano da piazza Bra, davanti alla Gran Guardia, per poi svoltare in corso Porta Nuova FOTO MARCHIORI
Auto private e autobus transitano da piazza Bra, davanti alla Gran Guardia, per poi svoltare in corso Porta Nuova FOTO MARCHIORI

Piazza Bra chiusa al traffico privato? A rilanciare l’idea è stato, in occasione dell’avvio del cantiere in Arena, il soprintendente ai beni archeologici Fabrizio Magani. «Questo restauro», ha detto, «potrebbe essere l’occasione per riflettere sull’equilibrio del monumento rispetto allo spazio urbano, attraverso nuove soluzioni, come la chiusura al traffico di piazza Bra». E aveva aggiunto che il Comune «sta riflettendo su quest’idea che si può perlomeno sperimentare». Una sollecitazione, quella di Magani, che a Palazzo Barbieri trova le porte spalancate. «Una sperimentazione, in realtà», commenta il vicesindaco con delega alla viabilità, Luca Zanotto, «l’abbiamo già fatta e con piena soddisfazione perché tutto ha funzionato bene. Durante i mesi di luglio e agosto, infatti», spiega il vicesindaco, «l’intera viabilità che interessa la piazza era stata inibita al traffico privato tutti i giorni, dalle 18 alle 6... e nessuno ha protestato, anzi. Gli unici che in queste 12 ore potevano circolare erano i mezzi pubblici, gli autobus dell’Atv e i taxi». Zanotto si dice entusiasta: «In questo modo, con la chiusura di via degli Alpini, abbiamo di fatto allargato la piazza fino alla Gran Guardia, lasciandola libera per i turisti e i cittadini che passeggiavano o che si recavano agli spettacoli lirici in Arena». Per quanto riguarda un’eventuale estensione del blocco anche ai mezzi pubblici, Zanotto sottolinea che «c’è qualche difficoltà in più, dal punto di vista strutturale perché la configurazione di piazza Cittadella non permette al svolta ai mezzi articolati, e per quanto riguarda le fermate, poiché si creerebbero difficoltà, anche di identificazione dei luoghi, all’utenza... E poi non dimentichiamo che da piazza Bra un giorno passerà il filobus, quindi pensiamo sia meglio procedere a step per valutare attentamente pro e contro». In Comune, tuttavia, fanno sapere che nessuna ipotesi è esclusa a priori. «La chiusura sperimentata la scorsa estate verrà senz’altro riproposta, vedremo se estendere l’orario». Quanto a uno stop totale alle auto private, Zanotto parla di «ipotesi da non escludere poiché non servirebbero interventi infrastrutturali, ma solo una rimodulazione delle tempistiche dei semafori ai varchi delle mura». Sull’argomento intervengono, intanto, anche Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani del gruppo consiliare del Pd. «Piazza Bra», affermano, «era già stata chiusa al traffico privato durante l’amministrazione di Paolo Zanotto, poi venne riaperta una prima volta per agevolare i lavori di realizzazione del parcheggio Cittadella e una seconda volta, durante l’epoca Tosi, per l’infinito parcheggio di Lungadige Capuleti. Il tocco di novità, cui vorremmo contribuire», continuano i consiglieri dell’opposizione, «consisterebbe nell’inserire la chiusura della Bra nell’ambito di una revisione generale della mobilità del centro storico, da effettuate anche gradualmente, ma con il preciso obiettivo di limitare gli accessi indiscriminati delle auto in favore degli spostamenti a piedi, in bici e con i mezzi pubblici». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Santi

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