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Per acuti o riabilitativo Quando è l’ospedale a fare la differenza

L’ingresso del San Biagio
L’ingresso del San Biagio
L’ingresso del San Biagio
L’ingresso del San Biagio

Il caso di un esame cardiologico con l’Holter dinamico prenotato dal Cup a 14 mesi di distanza per l’ospedale San Biagio di Bovolone, ha consentito di fare un po’ di chiarezza sui tempi delle liste d’attesa. Perché così tanto tempo se dai report pubblicati dall’Ulss 9 non pare che al San Biagio ci sia la ressa? I motivi sono più di uno ed è bene che gli utenti, cioè i pazienti, tengano bene a mente alcuni concetti quando devono prenotare gli esami. Innanzi tutto non tutti gli ospedali sono uguali, vale a dire che non tutti soprattutto sul territorio provinciale sono attrezzati per dare risposte in tutte le discipline. Con la Ulss 9 unica, anche i cittadini devono rendersi conto che possono essere dirottati in vari ospedali per gli esami, perché un nosocomio può essere più specializzato di un altro per certe specialità e non tutti sono in grado di garantire le stesse prestazioni in tempi rapidi. Per esempio, nel caso in questione, l’ospedale San Biagio di Bovolone è un ospedale prevalentemente riabilitativo, con una forte geriatria, ma non è un ospedale per acuti. E questo chi è della zona lo sa molto bene. Di conseguenza, dovrebbe sapere che la presenza del cardiologo per esempio può essere soggetta a programmazione nel corso della settimana; inoltre l’Holter non è un esame invasivo ma ormai è di routine e le richieste sono molte. Ci sono tre macchinette a disposizione per l’Holter che riescono a assicurare 12 esami settimanali. Sommando questi due fattori, ecco che l’attesa si allunga. C’è poi un altro aspetto. Nel report dell’Ulss 9 per quanto attiene all’ospedale San Biagio non ci sono evidenze di grande affluenza per questo esame né in ottobre né in novembre. Qualche pratica evasa con urgenza a 10 giorni, qualche altro paziente con priorità a 30-60 giorni; nessuno con priorità a 180 giorni. Perché? Il motivo è semplice: i pazienti che hanno una urgente necessità non aspettano 6 mesi ma vanno a Legnago dove i tempi di risposta sono ben più brevi. Ma perché, allora dice il cittadino, dai report sulle liste d’attesa non si evince questa situazione? Perché se la matematica non è un’opinione, la statistica invece sì. E inserendo tutti i vari fattori e le medie degli esami, alla fine il dato che viene pubblicato nei report tiene conto di così tante variabili che necessita di essere interpretato. Sempre che il cittadino che va sul sito della Ulss 9 o dell’Azienda ospedaliera riesca a trovare, nella giungla di link e finestre, il bottone giusto per accedere a queste informazioni senza ricorrere a un percorso guidato. M.B. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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