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Parcheggi «congelati», verifiche sulle aperture

Parcheggi esauriti per Motor Bike; nei prossimi giorni l’afflusso aumenterà. Basteranno? MARCHIORI
Parcheggi esauriti per Motor Bike; nei prossimi giorni l’afflusso aumenterà. Basteranno? MARCHIORI
Parcheggi esauriti per Motor Bike; nei prossimi giorni l’afflusso aumenterà. Basteranno? MARCHIORI
Parcheggi esauriti per Motor Bike; nei prossimi giorni l’afflusso aumenterà. Basteranno? MARCHIORI

Per Motor Bike Expo, apertasi in Fiera, non sarebbero serviti. Ma Veronafiere e Comune stanno verificando in tempi stretti come fronteggiare il caso dei tre parcheggi di Adigeo, all’ex scalo merci e agli ex Magazzini generali, nell’area ex Prusst, su cui la Procura ha aperto un’indagine sulla regolarità o meno delle autorizzazioni per utilizzarli temporaneamente per rassegne. Ciò soprattutto in vista delle prossime, particolarmente attrattive di pubblico, come Fieragricola, dal 31 gennaio al 3 febbraio, e il Vinitaly, dal 15 al 18 aprile. Le tre aree citate, pur non essendo veri e propri parcheggi, hanno la possibilità di contenere tremila posti auto, all’aperto. E servono a implementare l’offerta di posti, non essendo sufficiente quella dei parcheggi veri e propri, a cominciare da quelli di proprietà della Fiera stessa. Un servizio importante anche sul versante della sicurezza. E per evitare che le auto si riversino nei quartieri limitrofi alla Fiera, come Borgo Roma, Santa Lucia e Golosine. Veronafiere dunque sta esaminando la questione. Mentre il Comune ha richiesto all’avvocato Giovanni Sala di formulare un parere legale. Ovviamente l’indagine della Procura fa e farà il suo corso. Per il Comune, però, c’è un punto da chiarire, fondamentale. Comune e Fiera, fino a questo momento, hanno scelto la strada dell’autorizzazione temporanea delle tre aree. L’ente fieristico ha previsto sinora una finestra di 60-100 giorni, anche se di fatto utilizza le tre aree, come parcheggio, per poco più di un mese. Per questo impiego temporaneo è necessaria però una valutazione d’impatto ambientale, come se si trattasse di un parcheggio permanente? Questo è il punto da chiarire. Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, ha presentato sul tema un esposto in Procura - ma l’indagine di quest’ultima era partita nella scorsa primavera - rilevando che le tre aree, con destinazione urbanistica non a parcheggio, non hanno la Via, per ospitare auto. Saranno comunque i giudici a dire se l’uso a parcheggio temporaneo è o no possibile senza Via. «È anche questo il frutto velenoso di dieci anni di gestione della mobilità fondati sul “tutto auto”, grazie alle scelte sciagurate della giunta Tosi», dice l’ambientalista Giuseppe Campagnari. «Invece di perdere tempo col traforo non poteva far partire i lavori della tramvia già nel 2007 in modo da completare il primo stralcio nel 2010, come da progetto approvato? Ci auguriamo che si cambi direzione iniziando a lavorare per realizzare i primi interventi del Parco allo Scalo, per il bene della città». • E.G.

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