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Le prime ammissioni della banda

Delitto di Valgatara
«Picchiato, ma non
credevamo morisse»

Le prime ammissioni della banda accusata di aver ucciso il ristoratore
Luciano Castellani, la vittimaLa trattoria dell’Agnella a Valgatara in Valpolicella: era gestita da Castellani
Luciano Castellani, la vittimaLa trattoria dell’Agnella a Valgatara in Valpolicella: era gestita da Castellani
Luciano Castellani, la vittimaLa trattoria dell’Agnella a Valgatara in Valpolicella: era gestita da Castellani
Luciano Castellani, la vittimaLa trattoria dell’Agnella a Valgatara in Valpolicella: era gestita da Castellani

«Quella sera ci fu una colluttazione». E ancora. «Non ci aspettavamo che andasse a finire così». Prime ammissioni e richiesta di rinvio a giudizio per la banda di romeni arrestati tra il luglio e il novembre dello scorso anno e accusati dell’omicidio di Luciano Castellani, 72 anni, il gestore della trattoria Agnella a Valgatara, frazione di Marano di Valpolicella. L’11 maggio prossimo dovranno comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare Giuliana Franciosi: Eugen Negrescu, il fratello Costantin Negrescu, entrambi di fatto residenti a Padova, Marian Florin Suteanu e Florian Diaconu, detto Giovanni, tutti e due estradati dalla Romania in Italia, Ion Nicolae, arrestato in Spagna in novembre dopo complesse indagini, e infine Daniela Bulilete, ex moglie di Eugen Negrescu. Tutti sono accusati di tentata rapina e omicidio volontario in concorso, ad eccezione della Bulilete, a cui viene contestata solo la tentata rapina.

 

Un omicidio avvenuto il 27 settembre del 2016, brutale, cruento, che aveva sconvolto l’intera comunità della Valpolicella. Perché avvenuto in una piccola frazione della valle, dove tutti si conoscono e dove tutti conoscevano Luciano Castellani, il ristoratore, che già era stato vittima di una rapina pochi mesi prima di quella che gli è costata la vita. Dopo i primi arresti, avvenuti in luglio, le indagini del pubblico ministero Elisabetta Labate, titolare dell’inchiesta, sono proseguite. Alcuni indagati, che si erano avvalsi della facoltà di non rispondere, hanno deciso di fornire la propria versione dei fatti, nel corso di interrogatori fiume. Altri hanno ribadito la propria posizione, svelando dettagli in più, utili agli inquirenti per mettere a fuoco quanto avvenuto quella notte. Diaconu avrebbe ammesso di essere entrato nella casa di Castellani per mettere a segno la rapina e di aver avuto un contatto con l’anziano. In quel momento ci sarebbe stata una colluttazione. Ma Diaconu non sarebbe stato l’unico a entrare nell’abitazione. La Bulilete fin da subito aveva spiegato di essere andata in Romania a prendere i complici. Quella sera era con la banda, ma non sarebbe arrivata fino a casa di Castellani, mantenendosi a qualche centinaia di metri di distanza. Il ruolo di autista lo avrebbe ricoperto anche Suteanu, che non sarebbe però entrato all’interno dell’abitazione. Se Eugen Negrescu in un primo momento sembrava essere stato il regista dell’intera operazione, alla luce degli ultimi accertamenti e degli interrogatori sembrerebbe avere ora una posizione un po’ più defilata, anche perché (come accertato fin da subito) quella sera non si trovava in Valpolicella: tutto però dovrà essere dimostrato. Per Eugen Negrescu è stata fissata un’udienza davanti al tribunale del Riesame il 20 aprile: la difesa ha chiesto infatti un alleggerimento della misura cautelare (attualmente si trova ancora in carcere, come tutti gli altri accusati di omicidio volontario in concorso). Colui che viene ritenuto dagli inquirenti l’esecutore materiale dell’aggressione dell’anziano è Ion Nicolae, l’ultimo arrestato della banda, esperto di kick boxing: il 43enne era fuggito in Spagna, dove vive la sua compagna, ed è finito in manette grazie anche all’intervento del Geo, il Grupo Especial de Operaciones, che ha fatto irruzione nel suo appartamento. Tutti e sei gli imputati dovranno comparire l’11 maggio davanti al giudice Franciosi per l’udienza preliminare, accompagnati dai loro legali: gli avvocati Paolo Pellicini, Federico Lugoboni, Massimo Malipiero, Nicoletta Capone, Patrizio Ianniello. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Manuela Trevisani

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