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A processo 3 medici

Morta in due giorni
dopo colica renale
Parla il marito

Per la morte della signora Cucco si tornerà in aula il 25 maggio
Per la morte della signora Cucco si tornerà in aula il 25 maggio
Per la morte della signora Cucco si tornerà in aula il 25 maggio
Per la morte della signora Cucco si tornerà in aula il 25 maggio

Un fiume in piena. Flavio Crescenzio aspetta da sei anni di poter descrivere in un’aula di giustizia quello che accadde a Natalina Cucco, sua moglie, ricoverata in ospedale a Legnago il 10 gennaio 2011 con una sospetta colica renale. E morta per una setticemia due giorni dopo. A 54 anni.

Un ricordo lucido, ha risposto senza alcuna esitazione alle domande del pubblico ministero Giovanni Pietro Pascucci davanti al giudice Camilla Cognetti. Perchè per il decesso della signora Cuccuo sono tre i medici a processo.

«Non mi disse nulla di specifico ma fu la vicina di letto a spiegarmi che aveva la febbre altissima, le chiesi se l’avevano vista e mi disse di sì». Tornò a casa, relativamente sereno: «Era in ospedale. Dissi a mia figlia che avrei chiuso io ma lei insistette perchè andassi a casa. Era una colica, l’avevo avuta anch’io. Solo che alle 22 suonò il telefono, era l’ospedale e mi dissero che l’avevano trasferita in Rianimazione. Sono corso da lei, l’ho vista sul lettino. ”Faccio fatica a respirare” mi ha detto. Un medico parlò di un virus ma il giorno dopo il dottor Gazzan mi disse che aveva fatto la Tac e che c’era un piccolo calcolo ma che Natalina aveva un’infezione molto importante». Alle 10 del 12 gennaio lo chiamarono: era in setticemia ma avevano deciso di operarla. «L’ho vista passare. Un’ora e mezza dopo è morta. E ho chiamato l’avvocato Venturi». Nessuno dei medici si è sottoposto all’esame, le difese hanno prodotto gli interrogatori resi in occasione della fine delle indagini. Il processo prosegue il 25 maggio.

F.M.

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