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Dopo l'aggressione alla coppia gay

«Mano nella mano»,
a Verona un corteo
contro l'omofobia

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La coppia gay aggredita in centro a Verona
La coppia gay aggredita in centro a Verona
La coppia gay aggredita in centro a Verona
La coppia gay aggredita in centro a Verona

Oggi alle 16 il corteo «Mano nella mano» in partenza da piazza Bra: politica e associazioni scendono in piazza per condannare l'omofobia e qualsiasi forma di discriminazione. Sono numerose le reazioni dopo l'episodio di violenza nei confronti della coppia gay in Bra. La coalizione di Verona e Sinistra in Comune aderisce con convinzione alla marcia «Mano nella mano» contro l'omofobia indetta per oggi, alle 16, con partenza dalla Bra, dal gruppo di associazioni riunite sotto la sigla Veronesi Aperti al Mondo. 

«Da parte dell'amministrazione comunale vi è una grave sottovalutazione dei fenomeni di violenza e intolleranza che stanno accadendo nelle nostra città», dice Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune. «Non ci si rende conto forse che le parole di intolleranza e di attacco ai diritti civili (si pensi solo alla campagna contro la legge 194) usate da tanti esponenti politici a livello nazionale e locale, creano le condizioni e l'humus culturale per cui un gruppo di giovani annoiati e frustrati si sente autorizzato ad aggredire una coppia che sta camminando per la città. Non si mette in discussione il fatto che sui cosiddetti temi etici ci possano essere delle posizioni diverse tra le forze politiche. Dovere di un amministratore è di rispettare la Costituzione tutelando la persona al di là delle differenze di credo religioso, politico, etnia, razza ed orientamento sessuale. La tendenza dell'amministrazione a sminuire la gravità di quanto accade riducendo tutto a "bravata" o "ragazzata" non fa altro che assecondare e indirettamente ad alimentare la violenza. Il sindaco, se vuole essere sindaco di tutti i veronesi, deve non solo condannare la violenza ma anche prendere le distanze da esponenti politici che con le loro posizioni "borderline" contribuiscono ad inacidire il clima, da Salvini a Fontana, per fare due nomi, e isolare le frange più estreme della sua maggioranza che promuovono una visione oscurantista della città».PD. Anche il Partito Democratico di Verona aderisce alla manifestazione odierna promossa dal cartello di associazioni «Veronesi aperti al mondo».

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