<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Monitoraggio della situazione

Maltempo in Veneto, la Regione attiva
l'Unità di crisi: livelli di guardia massimi

Monitoraggio della situazione
Vigili del fuoco e Protezione civile
Vigili del fuoco e Protezione civile
Vigili del fuoco e Protezione civile
Vigili del fuoco e Protezione civile

Si è insediata stamani, ed è operativa nella sede della Protezione Civile Regionale a Marghera, la speciale Unità di Crisi istituita dal Presidente del Veneto Luca Zaia e coordinata dall’assessore Gianpaolo Bottacin, che ha il compito di monitorare minuto per minuto l’andamento dell’ondata di maltempo e di assumere le eventuali decisioni necessarie.

 

Ne fanno parte tutti gli Enti e le strutture coinvolte in caso di eventuali crisi, tra cui i Prefetti della regione, i Vigili del Fuoco, l’Anci e l’Upi, i Consorzi di Bonifica, Anas, Veneto Strade, Enel, Terna, il Centro Regionale Urgenza Emergenza della sanità, dirigenti e tecnici di tutte le Direzioni regionali interessate.

 

LA SITUAZIONE

Piogge a tratti intense soprattutto nelle zone montane, pedemontane e sulla pianura settentrionale, ma finora senza conseguenze gravi per il territorio, sono i primi effetti del passaggio della prevista perturbazione sul Veneto dalla scorsa notte. Si è trattato - comunica la Protezione civile regionale - di precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio e locale temporale. In alcuni casi i fenomeni sono risultati di forte intensità, in particolare tra le ore 1.00 e le ore 2.00 a Col di Prà (circa 19 mm) e a Sappada (17 mm). I quantitativi dalla mezzanotte sono compresi mediamente tra 1-10 mm sulla pianura settentrionale, 15-30 sulla fascia pedemontana, con massimi intorno ai 40 mm nel Trevigiano (Follina) e oltre i 40 sulle zone montane, con massimo di circa 203 mm nel bellunese registrati dalla stazione di Soffranco, seguiti dai circa 171 mm registrati a Col di Prà e 138 a Sappada. Altri accumuli significativi si sono registrati sulle Prealpi vicentine con massimo di circa 144 mm a Passo Xomo (Posina) e 135 mm a Rifugio La Guardia (Recoaro). Attualmente persistono piogge e temporali sulle zone montane, in particolare sulle Prealpi, e sulle zone pedemontane, in particolare su quelle vicentine e trevigiane; precipitazioni sparse, a tratti diffuse, sulla pianura vicentina e veronese.

 

ALLARME PER IL BRENTA

È scattata questa mattina, poco prima delle 10, la chiusura al passaggio pedonale del Ponte degli Alpini a Bassano (Vicenza). A darne notizia è il comando di Polizia locale della città del Grappa, i cui vigili hanno posto le barriere in entrambi i lati. Lo stop ai pedoni è scattato dopo che il Brenta ha superato la soglia idrometrica, abbassata cautelativamente a 150 metri cubi al secondo, corrispondente all’altezza del fiume di 1,55 metri, come previsto da un’ordinanza emessa dall’amministrazione nei giorni scorsi in considerazione dei lavori relativi alla puntellazione delle stilate. Ora il ponte, tanto caro alle «penne nere» di tutta Italia, resterà chiuso fino a quando il livello del Brenta non tornerà sotto a questa altezza, che viene misurata alla stazione idrometrica in località Barziza: si presume dovranno passare alcuni giorni visto che la piena è prevista tra domani o martedì, in virtù delle forti precipitazioni tuttora in atto anche ad alta quota. Al momento, secondo quanto riferisce la polizia locale, «la situazione è ampiamente sotto controllo per quanto riguarda il maltempo».

 

"LA TEMPESTA PERFETTA"

«Siamo di fronte alle condizioni della tempesta perfetta, quelle per capirci che determinarono l’alluvione del 2010, ma abbiamo messo in moto una macchina che ritengo efficiente e collaudata». Lo dichiara il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. «Siamo anche di fronte al primo test importante - prosegue Zaia - per le molte opere realizzate dopo il 2010, con 925 cantieri e un miliardo d’investimenti, a cominciare dai grandi bacini di laminazione di Trissino, Caldogno e Colombaretta, pronti a entrare in funzione se ve ne fosse necessità. Per fortuna pare che non si debba fare i conti con la neve, che se cadesse e poi si sciogliesse aggraverebbe la situazione. Per contro, la sciroccata in atto preoccupa perchè impedisce al mare di ricevere gli apporti d’acqua dei fiumi. Ringrazio tutti gli enti, gli uomini e le donne, le strutture della Regione, i volontari, che si stanno prodigando con la ben nota abnegazione. Si chiama squadra. Speriamo di vincere anche questa partita», conclude.

Suggerimenti