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«Macché stangata: 3 euro a turista»

Pullman turistici al parcheggio Centro: è ancora polemica per l’aumento delle tariffe di entrata in città
Pullman turistici al parcheggio Centro: è ancora polemica per l’aumento delle tariffe di entrata in città
Pullman turistici al parcheggio Centro: è ancora polemica per l’aumento delle tariffe di entrata in città
Pullman turistici al parcheggio Centro: è ancora polemica per l’aumento delle tariffe di entrata in città

«Verona merita tre euro e sono sicuro che qualsiasi turista sia disposto a spenderli per visitarla». Il presidente dell’Amt Francesco Barini risponde così alle critiche delle associazioni delle guide turistiche nei confronti dell’amministrazione comunale che ha deciso di triplicare in alta stagione e raddoppiare in quella bassa, il costo dei pass per i pullman delle comitive in che visitano la nostra città in giornata, il cosiddetto turismo “mordi e fuggi“. L’aumento scatterà il prossimo primo settembre. «Ma per chi si ferma a dormire in albergo», rimarca Barini, «non cambia nulla poiché le nuove tariffe interessano infatti solo i turisti che si fermano per poche ore, e un euro o due in più credo che li spendano volentieri e sono anche sicuro che i veronesi la pensino come me». Contro questa decisione c’è stata una rivolta degli operatori turistici. «Triplicare il ticket con due settimane d’anticipo e a viaggi già venduti equivale a imporre una tassa retroattiva, costringendo gli imprenditori del settore a sborsare somme non previste, con il rischio che Verona diventi una città meno appetibile per i gruppi che arrivano in pullman». Le guide contestano anche il fatto che il turismo “mordi e fuggi“ non porti benefici alla città, portando ad esempio le comitive che arrivano per i mercatini di Natale. Le tariffe passano da 55 a 150 euro in alta stagione (dicembre e da aprile a ottobre) e da 55 a 100 in bassa stagione (novembre, gennaio, febbraio e marzo). Passerà inoltre da 30 a 40 euro la tariffa per i bus da 25 persone e per quelli provenienti dal lago di Garda. Restano invariati i pass per bus diretti alle strutture alberghiere e per le comitive che vanno in Arena per assistere alle opere liriche. Nei prossimi giorni a Palazzo Barbieri ci sarà un incontro con le guide turistiche. Ma il vicesindaco e assessore alla viabilità Luca Zanotto difende la decisione presa. «Capisco le proteste, ma si deve partire dal presupposto», mette in chiaro, «che non si tratta di una stangata, ma di un adeguamento alle tariffe vigenti in città simili alla nostra per flussi turistici. Inoltre si tiene in considerazione la stagionalità, differenziando i prezzi. I turisti interessati», sottolinea Zanotto, «sono quelli che si fermano per qualche ora, magari portando con sé il pranzo, ma che usufruiscono dei servizi di accoglienza, della manutenzione delle strade, della sicurezza e così via... Quindi, si tratta di un modo di reperire risorse per mantenere i servizi ad un certo livello, mi sembra giusto chiedere anche a chi “usa la città“ di contribuirvi con una sorta di tassa di soggiorno. Per chi invece, lo ricordo, si ferma per godere delle nostre eccellenze, come il festival lirico, non ci sarà nessun rincaro». Da questo adeguamento tariffario, il Comune calcola che si incasserà almeno un milione di euro in più rispetto a prima. Nel 2017, fanno sapere all’Amt, l’Azienda mobilità e trasporti che gestisce gli ingressi alla Ztl-bus cittadina, sono stati venduti 22.118 pass da 55 euro, tariffa che era in vigore per tutto il periodo dell’anno, con un’entrata, quindi, di 1.216.490 euro. Facendo un calcolo sulla media delle nuove tariffe stagionali gli introiti supereranno quindi i due milioni e 700mila euro. Tutto lascia pensare, quindi, che a Palazzo Barbieri non ci sarà alcuna retromarcia. Gli operatori turistici lamentano anche di non essere stati consultati prima che venissero decisi i rincari. «Entro questa settimana», assicura il vicesindaco, «con gli assessori al bilancio e al turismo e il presidente di Amt incontreremo i rappresentanti delle guide per confrontarci ed esaminare eventuali criticità legate alla tempistica». •

Enrico Santi

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