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Lancia i vasi contro i vicini
e aggredisce
i carabinieri

Ismail Laqdine solo venerdì aveva patteggiato 8 mesi per reati commessi alcuni mesi fa. Era sottoposto all’obbligo di firma giornaliero ma venerdì sera, una volta rientrato a Monteforte, ha iniziato ad urlare con i connazionali che non lo avevano lasciato entrare in appartamento. La sventura di una vicina di casa è stata quella di affacciarsi alla finestra per dirgli di smetterla di fare chiasso. E a quel punto il giovane di 24 anni ha rivolto la rabbia contro di lei: ha lanciato vasi sull’auto della donna, l’ha minacciata di morte e insultata.

Sono intervenuti il figlio e il marito e Ismail ha lanciato anche contro i due vasi e sassi, poi si è allontanato. I carabinieri, avvertiti da un altro vicino, lo hanno bloccato in fondo alla strada ma quando lo hanno avvicinato lui ha reagito. Si è spogliato e ha iniziato ad offenderli e a spintonarli. Poi ha colpito un militare con pugni e calci ma alla fine è stato bloccato e arrestato. Resistenza, danneggiamento, minacce e tentate lesioni l’accusa con la quale è comparso ieri davanti al giudice Prota e al pm d’udienza Bisceglie. Un giovane prepotente, che reagisce con violenza per un nonnulla. Solo che per lui, già gravato dall’obbligo, il pm ha ritenuto che l’unica misura idonea a contenerlo fosse il carcere. Una richiesta accolta dal giudice e Laqdine attenderà il processo in cella.

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