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Lodi rinviata a giudizio

La moglie di Giacino
di nuovo a processo,
con lei i genitori

Lodi rinviata a giudizio
Alessandra Lodi
Alessandra Lodi
Alessandra Lodi
Alessandra Lodi

I guai giudiziari per l’ex vicesindaco Vito Giacino, la moglie Alessandra Lodi e i genitori di lei, il papà Alfonso e la mamma Loredana Compagnoni, non sono finiti.

Ieri mattina il gup Laura Donati ha deciso di rinviare a giudizio i quattro imputati su richiesta del pm Beatrice Zanotti con accuse pesanti: intestazione fittizia di beni (reato in cui è confluito quello formulato inizialmente dalla pubblica accusa che era autoriciclaggio) e ricettazione.

 

Quella andata in scena ieri mattina all’ex Mastino è la coda dello «scandalo tangenti» scoppiato nel 2013 alias quello delle mazzette che Giacino e consorte avrebbero incassato da un imprenditore edile in cambio di agevolazioni per pratiche urbanistiche altrimenti «ferme al palo» in Comune: il numero due di Palazzo Barbieri avrebbe infatti fatto avere al costruttore i permessi amministrativi necessari per sbloccare l’iter di progetti che avrebbero avuto tempistiche molto più lunghe o, forse, nessun esito positivo.

 

Le nuove accuse ruotano attorno a trasferimenti di soldi e bonifici per un totale di circa 45mila euro fatti dalla Lodi ai genitori Alfonso e Loredana (accusati di ricettazione, avvocato Fabio Zambelli): secondo il pm questo denaro è «proveniente da delitto» cioè dalle presunte tangenti pagate alla coppia Giacino. A metà giugno parte il processo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Camilla Ferro

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