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La Carmen ringiovanita A quando Radames in moto?

Un anno fa il regista francese Arnaud Bernard - scrive la Olga - aveva ambientato il Nabucco ai tempi di Cecco Beppe con un salto in avanti di 2300 anni. Stasera il regista argentino Hugo de Ana, molto più prudentemente, posticipa la Carmen di un secolo. Visto l’andazzo, nei prossimi anni vedremo il Radames di "Aida" tornare vincitore in sella a una Kawasaki mentre i trombettieri suoneranno "We Are the Champions" nella nuova versione dell’Orchestra Casadei. Abituata a vedere le opere nella loro collocazione originale, faccio fatica ad adeguarmi alle trasposizioni, ai cambiamento di scene e di costumi. Ne parlavamo ieri sera alla Corte Vècia davanti a un risotìn con le lugàneghe. Con me e il mio Gino c’erano l’Ociodevéro, il melomane del bareto nonché maestro del coro "Le voci dell’alcol", el Periche Segadùra, ex direttore di circo, con la moglie Chiappavolante, ex trapezista, e el Tito Sbatióvi con l’amante, una tettona mai vista prima. La tettona, che parlava in chìcara, dopo aver premesso di non essere "rettologa" (voleva dire retrogada) ha criticato i registi che stravolgono le opere e ha fatto l’esempio di una "Fanciulla del West" di Puccini - che non ricordava in quale teatro l’aveva vista - ambientata in Alaska invece che in California. «Era estate - ha detto - e la povera protagonista, Minnie, era costretta a cantare dentro una pelliccia di orso, ma non meglio stavano le comparse travestite da foche». «Scometémo - ha detto el Tito Sbatióvi - che la Fanciulla polare la vedarémo presto in Arena?». L’Ociodevéro ha annuito e poi ha aggiunto che la gente vuole gustarsi le opere nella versione originale e che è anche per questo che i teatri perdono spettatori. Ci ha poi svelato, «ma che la resta tra noàltri», aveva premesso, di aver rifiutato di dirigere un "Barbiere di Siviglia" ambientato in Talebania dove notoriamente nessuno si fa mai la barba. «La podaréa èssar sta la to ocasión - gli ha risposto el Tito Segadùra - visto che te dirigi solo i cori sui pullman de le gite a la Madona de la Corona». La Chiappavolante, per dimostrare che per lei il tempo non era passato, si voleva appendere al lampadario ma el Bepo della Corte Vècia l’ha fermata. Se la vól - le ha detto - fora gh’è àlbari dapartuto». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvino Gonzato

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