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Presentato un ricorso

Indagata per i Pfas
Ma la Miteni vuole
98 milioni di danni

Presentato un ricorso
Manifestazione contro i Pfas a Venezia
Manifestazione contro i Pfas a Venezia
Manifestazione contro i Pfas a Venezia
Manifestazione contro i Pfas a Venezia

Da più di quattro anni cittadini, associazioni ambientaliste e politici chiedono che, per quanto riguarda la contaminazione da Pfas venga applicato il principio secondo il quale chi inquina paga. L’azienda che secondo l’Arpav e la Regione è responsabile per oltre il 97 per cento della presenza delle sostanze perfluoro alchiliche nelle acque e nell’ambiente, la Miteni spa di Trissino, Vicenza, ha ora ribaltato la questione.

 

Ha infatti depositato al Tar del Veneto un ricorso nel quale afferma che a causa delle verifiche programmate dalle istituzioni all’interno della fabbrica subirà danni per 98,5 milioni di euro. D’altronde, sinora non c’è stato nessun provvedimento giudiziario attestante l’origine dell’inquinamento, anche se una decina fra dirigenti ed amministratori della Spa trissinese sono stati raggiunti da avvisi di garanzia.

 

Secondo quanto riportato nel ricorso l’azienda subirebbe in tutto 44 milioni di euro di danni per le conseguenze del fermo dei reparti, altri 48 per l’abbattimento di alcuni edifici e la rimozione di parti degli impianti produttivi, quattro per i costi di manodopera e 2,5 per i carotaggi. 

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