Erano terrorizzate dal rito voodoo. Per questo non denunciavano i loro aguzzini. Ma l'aver confessato ad un operatrice di un centro di accoglienza del Sud che la loro destinazione sarebbe stata a Verona, dove sarebbe stata costretta a prostituirsi, ha fatto sì che scattassero le indagini.
Così ieri la squadra mobile dopo una perquisizione e una serie di indagini durate più di un anno, ha stretto le manette ai polsi di una donna nigeriana e del suo compagno camerunense. Per loro l'accusa è di tratta di esseri umani e di riduzione in schiavitù, reati per i quali si rischiano fino a 20 anni di carcere. Altre due persone nigeriane sono state denunciate invece per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.