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Il prof. Scalcagnato a scuola col giubbotto antiproiettile

Un insegnante di italiano di un istituto tecnico di Lucca - scrive la Olga - è stato minacciato e preso a testate e insultato da tre studenti mussi tra le risate di tutta la classe. Avvicinatosi alla cattedra con fare intimidatorio, uno di essi che aveva preso un brutto voto, gli ha urlato: «Mi metta 6 e non mi faccia incazzare, Chi è che comanda? Si inginocchi». L’avvocato che lo difenderà, perché è stato denunciato assieme agli altri due bulli, chiederà l’attenuante della sufficienza minima perché lo studente avrebbe potuto chiedere 7 o 8 e non l’ha fatto per modestia. Ormai è caccia al profe in tutta Italia, da Nord a Sud. A Caserta due mesi fa uno studente aveva sfregiato l'insegnante con un coltello. Mi stupisce però che il profe di Lucca non sia subito uscito dalla classe per avvertire il preside che, a sua volta, avrebbe chiamato i carabinieri. È rimasto dietro la cattedra a subire le angherie dei caga-in-braghe, ma capisco che se si fosse alzato e avesse cominciato a distribuire dei sani stramusoni, certi giornali e certa televisione avrebbero parlato di un profe violento, minimizzando o omettendo il motivo per cui era uscito dai gangheri. Anche se a Verona non è ancora successo niente del genere, il professor Scalcagnato va a scuola col giubbotto antiproiettile. Secondo lui, la situazione potrà cambiare solo se i genitori che difendono i figli mussi e violenti saranno rinchiusi in campi di rieducazione. Nel frattempo però el Scalcagnato chiede che all’ingresso delle scuole siano installati dei metal detector e che una vetrata antisfondamento divida gli studenti dalla cattedra degli insegnanti. Secondo el Scalcagnato, le interrogazioni, una volta eretto il muro di vetro, dovranno avvenire mediante microfoni e altoparlanti. I compiti in classe verranno raccolti, e riconsegnati dopo la correzione, dai carabinieri che passeranno tra i banchi in assetto antisommossa. Inoltre gli insegnanti dovranno essere sempre scortati dalle forze dell'ordine. El Scalcagnato chiede inoltre che si torni a bocciare come una volta perché la bocciatura fa più male di un, comunque illecito, scufiòto. Chiede infine che, visto che gli studenti usano il coltello, gli insegnanti possano difendersi almeno con la scùria o col bastón coi gròpi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvino Gonzato

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