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«I Veneti? Una nazione Sete di indipendenza»

I vertici del comitato
I vertici del comitato
I vertici del comitato
I vertici del comitato

«Alcuni accusano i veneti di volere l’indipendenza perché non vogliono pagare le tasse. Ma noi non ce l’abbiamo con gli italiani. Solo che noi, popolo marciano, non riconosciamo lo stato occupante italiano. E non vogliamo pagare le tasse a un altro stato». La pasionaria veronese (di origine fiorentina) arrestata nel blitz contro i secessionisti accusati di terrorismo chiarisce questo come primo punto alla conferenza stampa ufficiale del Comitato di Liberazione Nazionale Veneto, nato «per sete di indipendenza del popolo marciano e con l’obiettivo di portarlo verso l’autodeterminazione, secondo quanto concesso dalla normativa nazionale e internazionale», dicono i vertici del movimento di liberazione. E citano la legittimazione internazionale basata sul diritto all’autodeterminazione, sancito dal «Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici» adottato a New York il 19 dicembre 1966, ratificato dall’Italia con legge n.881 del 25 ottobre 1977. All’ordine del giorno dell’incontro, il percorso «di decolonizzazione dei territori Veneti occupati», da attuarsi riappropriandosi dei territori a partire proprio dall’aspetto tributario. «La ricchezza trattenuta in questo modo dovrebbe servire ai marcianiu», dicono i vertici del Comitato, «mentre dal 2012 al 2015 sono stati 638 i suicidi tra i veneti, che si sono tolti la vita perché privati dei mezzi di sussistenza. Per questo abbiamo denunciato lo stato italiano davanti alla Corte internazionale di Giustizia dell’Aia». Ospite alla prima conferenza stampa ufficiale dell’organismo anche il rappresentante indipendentista catalano Jordi Fornas Prat, del Consiglio nazionale di solidarietà catalana per l'indipendenza. «Veneto e Catalogna sono simili sotto diversi aspetti: entrambi sono popoli con tradizione di mare e di commercio, entrambi fanno parte di uno stato che non è il loro. Ma abbiamo il diritto di essere liberi, ce lo riconoscono tutti i trattati internazionali», ha ribadito. «Il Veneto come la Catalogna, non è uno stato, ma una nazione. Noi non vogliamo separare niente, vogliamo solo recuperare la nostra libertà e abbiamo tutto il diritto di farlo». • E.PAS.

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