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Fra i banchi del centro «Città ben protetta ma a volte la ressa fa paura»

Folla ai mercatini di Natale di piazza dei Signori
Folla ai mercatini di Natale di piazza dei Signori
Folla ai mercatini di Natale di piazza dei Signori
Folla ai mercatini di Natale di piazza dei Signori

Le barriere per impedire l’accesso a qualsiasi veicolo sono presidiate stabilmente dall’Esercito, mentre in questi giorni il salotto buono della città è battuto dagli uomini della sicurezza privata e una cintura di forze dell’ordine ne sorveglia i punti d’ingresso. Anche Verona è una delle capitali europee del Natale, al pari di Strasburgo e Berlino dove i mercatini, luoghi di svago e simbolo delle feste, sono finiti nel mirino del terrorismo. «Ma per me il vostro centro storico è ben protetto», commenta la piacentina Barbara Aghemo dal suo stand di legatoria in carta e pelle, affacciato sul Liston. «Poi, si sa, chi vuole far del male alla gente un modo lo trova sempre. Non serve per forza una pistola, basta uno spray urticante», sottolinea riferendosi alla vicenda di Corinaldo. «Intanto, vedere in giro Polizia e Carabinieri in divisa contribuisce sicuramente a scoraggiare i malintenzionati. E pensare», racconta, «che avevo inoltrato la richiesta anche per esporre la mia merce ai mercatini di Strasburgo... A questo punto, dico: per fortuna che non è stata accettata». «Non mi sento in pericolo», le fa eco il commerciante veronese Vittorio Cornecchini dell’azienda Cvb pelletterie, collocato di fronte alla Gran Guardia. «Se qualcosa deve succedere, è più probabile che succeda durante i giorni di mercato rionale. Pensiamo al mercato del sabato, allo Stadio» di cui è un habituè da 15 anni. «Ci sono 300 banchi, migliaia di persone e decisamente meno sorveglianza». Ben venga, dunque, ma per chi punta tutto sulla magia del Natale non è facile fare i conti con le misure di sicurezza imposte dalla Prefettura. «L’atmosfera è scombussolata» spiega Fabio, catanese e titolare, insieme alla famiglia, del banco di specialità siciliane che arriva per i mercatini di Santa Lucia tutti gli anni dal 1969. «Quest’anno si vede meno gente del solito», sospira. «C’entra la paura? Forse, chi lo sa. Fatto sta che da noi, al sud, è incrementato il turismo nel periodo di Natale e qualcuno dice che il motivo sia la maggiore percezione di sicurezza, rispetto alle città che i terroristi prendono di mira proprio in occasione dei mercatini». In piazza dei Signori, cuore pulsante del Natale a Verona, l’eco dell’attentato di Strasburgo si fa sentire più forte. Ma non per colpa delle misure di sicurezza. «Quelle ci sono e secondo me stanno funzionando come si deve», spiega Erica dalla casetta di legno della Rasp dove si vende artigianato proveniente da Salisburgo. «Nel fine settimana la piazza è colma, noi stessi fatichiamo a uscire dal banco per fare pausa. Mettiamo che succeda qualcosa: come fanno ad arrivare i soccorsi?» E Rosa, che osserva tutto il giorno il viavai di visitatori dallo stand di via della Costa, all’ingresso del mercatino, è ancora più critica: «La zona è controllata dalla sicurezza privata, che fa un ottimo lavoro. Però fino alla settimana scorsa rimanevano scoperte le ore tra le 14 e le 16 e dopo le 19, per cui i malintenzionati avrebbero avuto il tempo di agire indisturbati. Occorre più personale in divisa che faccia da deterrente».

Laura Perina

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