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Domani lo sciopero anche a Verona

Medici sul piede
di guerra: «Ormai
siamo al limite»

Domani lo sciopero anche a Verona
Una corsia d'ospedale
Una corsia d'ospedale
Una corsia d'ospedale
Una corsia d'ospedale

«Saranno garantite solo le urgenze. I reparti funzioneranno con personale ridotto e con i medici di guardia a disposizione dei ricoverati ma tutta l’altra attività ospedaliera di fatto si ferma: dalle sale operatorie per operazioni programmate alle visite ambulatoriali fino agli esami diagnostici, domani salta tutto o quasi». I 135mila camici bianchi di tutta Italia, stavolta, fanno squadra per tentare di «salvare la sanità pubblica prima che sia troppo tardi».

Flavio Guerrazzi, medici dell’Azienda ospedaliera con ruoli locali e regionali all’interno delle associazioni sindacali promotrici della mobilitazione in tutta Italia. Domani saranno a Padova, al sit-in di protesta davanti ad Azienda Zero, insieme ad altri colleghi veronesi e veneti «per denunciare lo stato in cui siamo costretti a lavorare, a ranghi ridotti, con carichi di lavoro al limite della sopportazione costellati da riposi e ferie che saltano e con un contratto di lavoro fermo da 10 anni, col blocco del turn over e l’impennata del rischio clinico».

 

Da parte sua, la dirigenza dell’azienda ospedaliera invita a non fare allarmismi: «Domani in ospedale sarà garantito il servizio, ci saranno dei disagi ma le attività si svolgeranno regolarmente». L’intersindacale dei medici parla invece di una adesione del 70%. «Anche togliendo i precettati», conclude Guerrazzi, «il numero è alto. Per i pazienti sarà una giornata difficile». 

Camilla Ferro

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