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Dolcetto o scherzetto? E se fosse una baby gang?

Di regola - scrive la Olga - io e il mio Gino non apriamo più a nessuno e ci dispiace per il Vangelo che dice "Bussate e vi sarà aperto". Mercoledì sera intorno alle nove abbiamo sentito suonare il campanello. «Ci saràlo? - ho detto al mio Gino - No spetémo nessuno». E abbiamo cercato di indovinare chi avrebbe potuto essere. Il postino no, perché non suona più neanche per le raccomandate e, data l’ora, era comunque improbabile. Le vèce gemelle Strapuntìn che tirano su i schei per la chiesa no, perché erano venute la mattina e si erano scolate mezza bottiglia di graspa. Non poteva essere neanche el Leo Sbarbèssola che, avendo la sindrome di Peter Pan, a 70 anni continua a suonare i campanelli come faceva da buteléto e se la dà poi a gambe come faceva con la sua maraiéta. Non poteva esserlo perché è immobilizzato in casa dalla sindrome della Pierina Fogassa, cioè sua moglie, che non lo fa più uscire. Buteléti che oggi si divertono a suonare i campanelli non ce ne sono più perché gli innocenti scherzi di una volta sono stati rimpiazzati dal bullismo e dal cyberbullismo, che non so cosa sia ma deve essere una forma più evoluta di delinquenza minorile. Ma allora chi aveva suonato? «I sarà quei che i canta la Stella» ha azzardato il mio Gino. Anche se mancava un mese e mezzo alla vigilia di Natale, l’ipotesi non era da scartare perché in giro stanno già attaccando via le luminarie. Ma non si sentiva alcun canto. Per di più, guardando dalla finestra non si vedeva un’òstrega perché la notte prima un automobilista imbriàgo aveva abbattuto il lampione. «E se fusse la Mary Sfondróna che la sérca el gato e la vol domandàrne se l’émo visto?» ho detto io. È vero che non apro più a nessuno ma ciò non toglie che questo mi provochi un senso di colpa che el me ruma rénto. Finalmente mi è venuto in mente che era la vigilia di Àllouin. «Iè i butini del dolcéto o scherséto» ho detto al mio Gino. L’anno scorso gli abbiamo aperto ma, non avendo dolcetti in casa, un bambino biondo ha dato una testata nelle balle al mio Gino. «Verzémo o non verzémo?». «Mèio de no - mi ha risposto il mio Gino - gh’è in giro delle baby gang». •

Silvino Gonzato

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