<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Ci sono pochi scalini per fare i picnic? Costruiamone di nuovi

Si continua a discutere anche al bareto di turisti maleducati e fuorilegge - scrive la Olga - che mangiano panini dove non si deve, in barba ai divieti del vecchio regime, quello dell’ex sindaco Tosi, e alla faccia dell’amministrazione paradiso, quella presente, che li ha mantenuti, forse dimenticandosi di abolirli, buttandoli nelle sgaùie come tutto quello che ha fatto l’odiato sceriffo. E discuti tu che discuto anch’io, mi pare che quello che dice l’assessora all’improvvisazione Francesca Toffali sia finalmente degno di nota. Il suo ragionamento è il seguente: in città ci sono sufficienti aree per il pranzo al sacco e quindi crearne altre sarebbe inutile perché i turisti non ci vanno e preferiscono gli scalini dei monumenti. Da qui è nata quindi l’idea dell’architetto Mastegabrodo del bareto il quale, partendo dalla constatazione che gli scalini per i picnic sono in numero largamente inferiore alla domanda, tanto che i foresti sono costretti a mangiare nei giardini di piazza Bra, suggerisce di costruirne di nuovi, anche dove non servirebbero. Il Mastegabrodo propone infatti di appoggiare tutto intorno all’Arena delle scale pensili con i ripiani larghi tanto quanto basta per appoggiarvi fiaschi di vino e, eventualmente, damigianette. Se ciò non bastasse, e sicuramente non basterà, suggerisce di innalzare altre scale, come quelle dei pompieri, che si librano cioè nell’aria, in piazza Erbe, in piazza Dante, sul ponte Pietra e in piazzetta Santa Anastasia. «No g’avéa dubi che te fussi un genio - si è congratulato l’oste Oreste al quale il Mastegabrodo ha mostrato lo schizzo del progetto - Va’ subito dalla Toffali. Mia par gnente sémo la cità dei Scaligeri, penso che la le sàpia anca ela». Buona anche l’idea dell’assessora la quale ha detto che non bisogna pensare solo ai turisti ma anche ai residenti per i quali non esistono aree attrezzate per farsi le gradelade. Finora non ho visto nessuno brustolàr le mortadèle in mezzo alla strada ma questo non vuol dire che la gente dei condomìni non senta l’esigenza di ritrovarsi di tanto in tanto nei giardini rionali par magnàr e béar, sonàr la fisarmonica e, perché no, fare qualche gara di rutti. Se l’assessora desse seguito al suo proposito non si potrà più dire che questa amministrazione non sta combinando niente. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvino Gonzato

Suggerimenti