<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

che ha toccato livelli preoccupanti ma senza esondazioni Ore di ansia per Verona

L’Adige nel momento di massima piena: nel tardo pomeriggio il livello dell’acqua è sceso sotto i livelli di allarme FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI
L’Adige nel momento di massima piena: nel tardo pomeriggio il livello dell’acqua è sceso sotto i livelli di allarme FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI
L’Adige nel momento di massima piena: nel tardo pomeriggio il livello dell’acqua è sceso sotto i livelli di allarme FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI
L’Adige nel momento di massima piena: nel tardo pomeriggio il livello dell’acqua è sceso sotto i livelli di allarme FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI

L’emergenza è finita, dopo ore con il fiato sospeso in città per la lunga piena dell’Adige che ha fatto paura per ore. Il fiume ha raggiunto il suo livello massimo ieri mattina alle 5.30, quando a Ponte Nuovo ha toccato 1,95 metri sopra lo zero idrometrico. Alle 8.30 il livello dell’Adige era ancora di 1,94 metri per poi iniziare una lenta discesa tanto che a mezzogiorno l’altezza era pari a 1,76 metri sopra lo zero. L’ultimo sussulto dell’onda di piena si è verificato alle 15, quando il fiume è tornato a toccare 1,89 metri sopra lo zero idrometrico per poi avviare una costante discesa dei valori grazie all’apertura della galleria di scarico Mori-Torbole (vedi altro articolo) che ha riversato l’acqua dell’Adige nel Garda per 17 ore. Alle 16.30, con il deflusso ormai avviato, l’altezza dell’Adige era di 1,65 metri. Nessuna esondazione del fiume si è registrata in città. Per tutto il giorno, sono rimasti osservati speciali Castelvecchio, Ponte Pietra, la zona della Giarina, Boschetto e le Basse di San Michele grazie all’intervento della Polizia municipale e dei volontari della Protezione civile. Per ragioni cautelari, si è decisa la chiusura al traffico, fino alle 13, di lungadige Attiraglio e l’accesso al Pronto soccorso, in accordo con l’Azienda ospedaliera, è stato garantito da piazzale Stefani. Chiuso anche Bosco Buri, che era inagibile in quanto allagato. La vigilanza è stata costante anche lungo gli argini e gli altri ponti della città, nessuno dei quali è stato chiuso. «La piena dell’Adige che ha attraversato la nostra città è stata solo l’ultima delle allerte che in questi giorni hanno toccato Verona come il resto dell’Italia - ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Il piano di emergenza comunale ha funzionato e solo in due punti, lungadige Attiraglio e Bosco Buri, sono state necessarie le chiusure per qualche ora. Il resto della città non ha subito contraccolpi e la scelta di chiudere le scuole presa dal prefetto ha avuto un effetto preventivo importante». Sboarina ha sottolineato: «La comunicazione ha funzionato bene, ciò che non ha funzionato, invece, è stata l’ondata di fake news che sui social annunciavano chiusure di ponti e di scuole». Ieri mattina qualche disagio a Parona per la chiusura di lungadige Attiraglio. I veronesi lo sanno che ogni tanto il fiume prova a fare la voce grossa, e allora riaffiorano i ricordi. «L'ho visto peggio di così» racconta Livia Guerra, 62 anni. «Sarà stata la metà degli anni Settanta, allora attraversava addirittura il foro di ponte Pietra. Però anche oggi fa paura». In quel punto ci sono decine di persone col fiato sospeso. Seguiamo la curva morbida dell'Adige fino al rondò con via Preare, dove gli uomini del soccorso speleologico dirottano il traffico. Non si sposteranno per tutta la giornata. Il presidio successivo è a ponte Catena. A sovrintendere c'è il neo presidente della Consulta delle associazioni di volontariato di Verona, Marco Semprebon. «Lungadige Attiraglio», sottolinea, «è uno dei punti più critici, anche se l'argine non è il più basso. Comunque tenerlo chiuso serve a evitare problemi in caso di esondazione». C'è chi si gode lo spettacolo dalla discesa prospiciente i giardini dell'Arsenale, di fronte a Castelvecchio. L'acqua è alta, ma tranquilla. Il posto più affollato è ponte Pietra. Il passaggio chiuso allarma veronesi e turisti, così ai volontari della protezione civile tocca ripetere come fosse un ritornello che «si tratta di una precauzione, non c'è pericolo di crollo». Invece i nodi sono alla Giarina e al Boschetto, ma alla fine la paura è passata. •

L.Per.

Suggerimenti