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Centrodestra a quattro Tosi sfida ancora Salvini

Le tre gambe principali del centrodestra e cioè Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno trovato l’accordo con la quarta, Udc-Noi con l’Italia, in cui tra gli altri c’è Flavio Tosi. Ma non mancano ancora attriti, verso le elezioni politiche del 4 marzo, tra Tosi e il leader della Lega Nord Matteo Salvini. Intanto però «il buonsenso ha avuto la meglio: ora, da tutto il centrodestra, gli italiani si aspettano proposte concrete, e non le solite sparate elettorali di qualcuno». Così Tosi, socio fondatore di Noi con l’Italia, nel commentare l’accordo. «La gente non ne può più di sentire promesse irrealizzabili, di chi racconta che risolverà tutto con la bacchetta magica: questa non è politica, è ciarlataneria. Molto meglio proporre cose meno a effetto», puntualizza Tosi, consigliere comunale della Lista Tosi, all’opposizione del centrodestra, «ma concretizzabili, per ridurre la pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese, per sburocratizzare la macchina amministrativa, e per evitare che ogni anno migliaia di giovani scappino all'estero. Noi con l’Italia, da qui al 4 marzo, si distinguerà - come peraltro sta già facendo - per serietà e senso di responsabilità». Sul fronte Udc il presidente nazionale e senatore, Antonio De Poli, commenta positivamente l’accordo con il resto del centrodestra. «Abbiamo trovate tutte soluzioni a incastro», ci dice al telefono, «e Udc-Noi con l’Italia ha chiuso ottenendo 21 collegi uninominali, nell’ambito della coalizione, più delle compensazioni regionali. In Veneto all’uninominale puntiamo a uno-due collegi. Il nostro sarà l’apporto per governare il Paese con una maggioranza stabile che ci consentirà di fare riforme e interventi su lavoro, famiglia, sburocratizzazione e defiscalizzazione per le imprese». Come sottolinea il veronese Stefano Marzotto, sindaco di Pressa, coordinatore dell’Udc, «è stato riconosciuto il valore non solo numerico ma anche in termini di contenuti di Udc-Noi con L’Italia. Ora avanti nel promuovere il nostro programma condiviso e all’individuazione delle candidature nel Veneto e nel Veronese». Intanto lo stesso Tosi, a proposito della candidatura nella Lega Nord di Giulia Bongiorno, dice: «Nulla da dire, se non che si tratta di uno stimato avvocato particolarmente attivo nelle battaglie civili alla quale va il mio più sincero in bocca al lupo. Su Salvini invece c’è da dire che con la scelta di inserire nelle proprie liste una persona che - legittimamente - in passato ha sostenuto Fini e Monti, e che si è candidata alla presidenza della Regione Lazio contro il centrodestra, ha gettato la maschera. Il veto messo sul sottoscritto su una possibile candidatura in un collegio uninominale (che peraltro non ho mai preteso) all’interno della coalizione di centrodestra si è rivelato esclusivamente personale e non politico». • E.G.

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