Sospeso da scuola perché troppo problematico e aggressivo. L’alunno in questione non è un adolescente scalmanato, bensì un bambino.
Un bambino piccolo, che qualche giorno fa è stato lasciato a casa da una scuola dell’infanzia a causa del suo comportamento oltremodo difficile.
«È uno scandalo», commenta e categorico Alessandro Gennari (M5S), vice presidente del Consiglio comunale, che ha scoperto la storia, e ora grida al «fallimento della scuola». Commenta Gennari: «Una scuola dell’infanzia nega la possibilità di frequentare le lezioni a un suo iscritto, in quanto ritenuto ingestibile e aggressivo nei confronti dei suoi coetanei. Ma è mai possibile che un intero corpo docenti si faccia mettere in scacco da un bimbetto?».
Interpellata, la direzione della scuola materna veronese coinvolta non entra nel merito della vicenda: «Non siamo autorizzati, per ovvie ragioni di privacy, a rilasciare dichiarazioni sui nostri alunni». Ma un messaggio viene invece indirizzato a Gennari: «Lo scandalo, piuttosto, è che si voglia far politica sulla pelle di un bambino. Non corrisponde a verità che il piccolo sia stato lasciato a casa a tempo indeterminato, come il consigliere va dicendo. E non è nemmeno vero che la scuola abbia scelto di sospenderlo per lavarsene le mani. Al contrario, contemporaneamente al provvedimento, è stato fatto un incontro con i genitori, avviando un dialogo molto profondo». © RIPRODUZIONE RISERVATA