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Arriva la pistola elettrica per i vigili

Controlli in piazza Erbe da parte di agenti della Polizia locale
Controlli in piazza Erbe da parte di agenti della Polizia locale
Controlli in piazza Erbe da parte di agenti della Polizia locale
Controlli in piazza Erbe da parte di agenti della Polizia locale

La possibilità per la polizia municipale di accedere, sia pure con qualche limitazione, alla banca dati interforze delle forze di polizia e di sperimentare armi ad impulsi elettrici, i cosiddetti taser. Sono alcuni dei punti contenuti nella bozza del decreto sicurezza e immigrazione che il ministro dell’Interno Matteo Salvini porterà domani in Consiglio dei ministri. Il primo, in particolare era tra le richieste contenute nel pacchetto sicurezza per Verona che il sindaco Federico Sboarina e l’assessore alla sicurezza Daniele Polato lo scorso 24 luglio avevano portato al Viminale. All’incontro era presente anche il ministro per la famiglia Lorenzo Fontana. Con i suoi interlocutori, Salvini si era impegnato a portare il documento in Consiglio dei ministri. Non saranno per il momento prese in considerazione, invece, in quanto, riferiscono fonti del ministero, «richiedono un esame più approfondito dal punto di vista finanziario», le altre richieste di Palazzo Barbieri: lo «sblocca-vigili», cioè la possibilità di assumere nuovi agenti di polizia locale togliendoli dal computo generale dei dipendenti degli enti locali e lo sblocco del patto di stabilità fino al 10 per cento dell’avanzo di bilancio, che per il Comune è pari a circa 13 milioni di euro, da utilizzare per investimenti tecnologici. Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, inoltre, il sindaco aveva suggerito di allargare il pacchetto sicurezza, utilizzando sempre le risorse già nella disponibilità del Comune ma non utilizzabili, ad un decreto «salva ponti», per interventi, verifiche e controlli sulla stabilità di infrastrutture, strade e ponti, come in passato era stato fatto per gli edifici scolastici. Il sindaco Sboarina, tuttavia, si mostra soddisfatto per le misure proposte. «Accesso alla banca dati delle forze di polizia e taser per la polizia locale», afferma, «sono due belle conquiste per i territori, come il nostro, fortemente impegnati nel contrasto alla criminalità. I nostri agenti», aggiunge, «avranno la possibilità di verificare in tempo reale sei i soggetti fermati hanno provvedimenti di restrizione della libertà personale, come ad esempio custodia cautelare o provvedimento di rintraccio da parte delle forze dell’ordine, e quindi procedere all’arresto. Oggi questo non è possibile». Le procedure, ora, sono infatti piuttosto laboriose poiché i dati su una persona fermata in strada devono essere richiesti dalla centrale con posta certificata e aspettare la risposta, sempre via Pec. Sboarina saluta con soddisfazione anche il prospettato arrivo dei taser in via del Pontiere: «Gli agenti saranno più sicuri nell’approccio ai soggetti pericolosi. Sono due strumenti che avevamo chiesto al ministro sia in prefettura, dove il ministro aveva presieduto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica lo scorso 14 luglio, sia al Viminale. I risultati arriveranno anche grazie a queste due novità, come già avvenuto con l’operazione Scuole sicure». E a tale proposito, dopo l’arresto di tre spacciatori nell’area verde adiacente la stazione, il ministro della famiglia Lorenzo Fontana, afferma: «L’arresto dei tre immigrati lungo uno dei percorsi più frequentati dagli studenti diretti a scuola, dimostra l’efficacia delle misure nel contrasto al traffico di droga ed è una nuova garanzia di tranquillità per i giovani e per le loro famiglie». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Santi

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