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LA TABELLA DISTRIBUTORE PER DISTRIBUTORE

Anche a Verona
fiammata dei prezzi
dei carburanti

Gasolio, benzina e gpl hanno subito in questa ultima settimana una serie di rincari, forse non gli ultimi
Gasolio, benzina e gpl hanno subito in questa ultima settimana una serie di rincari, forse non gli ultimi
Gasolio, benzina e gpl hanno subito in questa ultima settimana una serie di rincari, forse non gli ultimi
Gasolio, benzina e gpl hanno subito in questa ultima settimana una serie di rincari, forse non gli ultimi

GUARDA LA TABELLA con i prezzi distributore per distributore

 

Inevitabile impennata del prezzo dei carburanti. Dall’inizio dell’anno, tra gli quasi 340 distributori di Verona e provincia il costo della benzina e del gasolio è cresciuto mediamente tra 7 e 9 cent (circa il 5%), diretta conseguenza del forte apprezzamento del petrolio: il «brent» (il greggio originariamente scambiato a Londra, pari a più del 60% del petrolio mondiale) è ormai prossimo ai 79 dollari al barile. Quello «Wti» (scambiato a New York) e di alta qualità ma penalizzato dai costi di trasporto scambia invece a 71 dollari. Prezzi tanto alti non venivano registrati da più di quattro anni. E siamo molto lontani dai minimi decennali sotto i 30 dollari toccati in piena crisi da sovrapproduzione nel gennaio 2016. Ancora più salato è il rincaro medio rispetto a 12 mesi fa, mediamente tra il 6 e il 7%. Diversi sono i fattori alla base del nuovo caro greggio. La crisi in Venezuela - dove la produzione è crollata del 40% in due anni - le tensioni con l’Iran - su cui pende il ripristino dell’embargo - e il notevole calo delle scorte americane stanno facendo pagare agli automobilisti un conto sempre più salato. La media veronese del costo della benzina fotografata da un campione dei poco più di 100 distributori della città è di circa 1,57 euro, con una forbice di prezzo di 10 cent. La media del gasolio è invece di quasi 1,47 euro, con un stacco tra il più e il meno caro di 11 cent. In pratica, per un auto a benzina di media cilindrata con un serbatoio da 50 litri la spesa per il pieno è di circa 78 euro, per una diesel di poco più di 73. Un anno fa era di tre euro in meno e nel 2016 di sette in meno. In fatto di prezzi Verona si conferma però tra le migliori piazze d’Italia, con un costo dei carburanti generalmente inferiore di circa il 5/6% rispetto a quello nazionale. In due anni la spesa media provinciale per i carburanti è passata tuttavia dai 65 milioni del gennaio 2016 agli attuali 80. Ma fino a dove salirà il prezzo dei display? Per la maggior parte degli operatori l’aspettativa è quella di un ulteriore aumento di almeno il 10%.

E più di un analista è convinto che la domanda globale di petrolio ed energia farà salirà il prezzo del greggio al livello record di 100 euro entro l’estate. Per Gianni Dalla Bernardina, imprenditore alla guida della sezione «chimici» di Confindustria Verona «al di là della geopolitica c’è chiaramente una strategia mondiale per rialzare il prezzo del greggio. Spero però che tale disegno fallisca o si arresti al più presto: prezzi troppo alti si ripercuotono infatti sui consumi, che per altro sono in calo da anni e ulteriormente diminuiti negli ultimi mesi (-0,9% nel primo trimestre 2018 a livello nazionale, ndr); per di più in un contesto nel quale, in futuro, l’elettrico urbano prenderà lentamente piede». Per Dalla Bernardina negli ultimi mesi si è poi criminalizzato troppo il gasolio, «un carburante che nei prossimi anni potrà ancora dire la sua. Se ben lavorato potrà ancora avere un futuro perché permette alle auto di fare più chilometri con un litro». Dalla Bernardina invita a guardare semmai al metano criogenico per autotrazione; la rete italiana per il rifornimento di metano è già la più estesa d’Europa, con più di mille punti vendita in cui è possibile fare il pieno, sia di metano che di Gpl. Quanto alla proposta di abbattimento delle Accise sui carburanti presente nel contratto di governo tra Lega e M5S, è cauto. «Prima di abbattere le Accise sui carburanti, operazione francamente difficile, andrebbe semmai eliminata l’Iva che grava sulle Accise stesse, di fatto una doppia tassazione sul prodotto destinato poi al consumatore finale, con un risparmio alla pompa tra 12 e 14 cent a litro».

La stessa Commissione europea ha rilevato che il differenziale italiano delle imposte sui carburanti rispetto ad resto d’Europa (ovvero ciò che si paga in più) è oggi di +22,1 cent/litro per la benzina e +20,7 per il gasolio e che le imposte hanno incidono sul prezzo finale della benzina per il 62,27 % e per il 58,12 % su quello del gasolio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Azzoni

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