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Ztl, 2mila multe la prima settimana

La Polizia municipale, con il palmare collegato a Giano2, controlla auto in via San Michele alla Porta, un varco senza telecamere FOTO MARCHIORI
La Polizia municipale, con il palmare collegato a Giano2, controlla auto in via San Michele alla Porta, un varco senza telecamere FOTO MARCHIORI
La Polizia municipale, con il palmare collegato a Giano2, controlla auto in via San Michele alla Porta, un varco senza telecamere FOTO MARCHIORI
La Polizia municipale, con il palmare collegato a Giano2, controlla auto in via San Michele alla Porta, un varco senza telecamere FOTO MARCHIORI

Zona a traffico limitato: la mannaia raddoppia. Anzi, triplica. Perché dove non arrivano le telecamere, in entrata e in uscita, a stangare pensano i vigili, con Giano 2. Nella prima settimana dall’entrata in funzione delle tre nuove telecamere in varchi in uscita dalla Ztl del centro storico - al ponte Garibaldi, in piazzetta Municipio e in via Nizza - sono fioccate 1.931 multe, una media di 276 al giorno. Un numero elevatissimo, se si considera l’ampia informazione nelle scorse settimane, sulle nuove misure. La media di sanzioni a quelle in uscita è superiore a quella alle telecamere in entrata - attive ormai da 14 anni - del 2018, quando le sanzioni per gli automobilisti senza permesso entrati in centro nelle fasce orarie vietate sono state in media 238 al giorno; in totale 87.209, nel 2018. E in più, ora, in tre punti in uscita in cui non ci sono telecamere, ci sono anche gli agenti della Polizia municipale a controllano veicoli e dare altre multe per varie violazioni. SUBITO IMPENNATA. Va ricordato che le fasce di libero accesso alla Ztl (per chi non ha il permesso) sono dalle 10 alle 13.30 e dalle 16 alle 18 dal lunedì al venerdì, e dalle 20 alle 22 ma soltanto per massimo 150 ingressi. Il sabato e la domenica soltanto dalle 10 alle 13,30. Ciò significa che chi entra in auto deve poi uscire entro l’orario massimo consentito, pena la multa. I tre nuovi occhi elettronici in uscita, come risulta dai dati forniti dalla Polizia municipale e diffusi dall’Amministrazione, hanno registrato da subito picchi elevati. Delle 1.931 sanzioni comminate nei primi sette giorni (dall’1 al 7 febbraio), quelle di venerdì 1 febbraio sono state 277, quelle di sabato 2 invece 298, mentre domenica scorsa 260 e lunedì scorso 241. Di nuovo in crescita martedì, con 287 multe e un numero uguale mercoledì e giovedì, cioè 284 al giorno. Come detto, una media di 276 al giorno, che corrisponde quasi al dato assoluto giornaliero. Andamento dunque costante. La multa per la Ztl in uscita è di 98,50 euro, come quella in entrata. L’importo si riduce a 73,60 se si paga entro cinque giorni. Comunque, una bella sberla. Eppure le multe sono tantissime. GIANO NON PERDONA. Gli agenti della Polizia municipale svolgono anche controlli in tre punti in uscita dalla Ztl dove non ci sono telecamere. Cioè in via San Michele alla Porta - vicino a Sant’Eufemia, al termine di via Emilei e fino a via Diaz - quindi in via Manin, traversa di via Roma, e vicolo Borella verso stradone San Fermo. In questi punti gli agenti, muniti di palmare collegare al grande “cervellone” di dati Giano 2, controllano le auto. Le multe però non sono state date in questo caso tanto per uscite fuori orario, ma per altre violazioni: mancati assicurazione o bollo, targhe straniere, utilizzo improprio di pass disabili, auto contromano. I COMMENTI. Ma qual è la ricaduta? Pareri opposti. Michele Abrescia, presidente dell’associazione VeroCentro, di residenti, plaude ai provvedimenti: «Ci sono meno auto in centro e la situazione è migliorata. L’importante è continuare nella prevenzione e informazione, anche per evitare un numero di multe così elevato». Di parere opposto Leopoldo Ramponi, titolare del ristorante Al Bersagliere, in via Dietro Pallone, presidente dei ristoratori di Confcommercio. «L’effetto sulle attività della ristorazione è già percepibile: nel mio ristorante ho registrato un sensibile calo del numero dei clienti provenienti dalla città e dal territorio veronese in generale», dice. «Nella serata di giovedì, solitamente affollata, sono entrati pochissimi clienti. L’impressione è che l’effetto del provvedimento e la sua applicazione rigorosa, senza eccezioni, possa rivelarsi molto pesante per le imprese del nostro settore. Da imprenditore», conclude, «auspico un’attenta valutazione degli effetti di una misura che rischia di creare gravi conseguenze sulle aziende della ristorazione e sull’intero tessuto economico locale». •

Enrico Giardini

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