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Inaugurato il Villaggio azzurro in Bra

Violenza sulle donne
Il capo della polizia
Gabrielli è in città

Inaugurato il Villaggio azzurro in Bra
Il capo della polizia, Gabrielli, in città (Dienne)
Il capo della polizia, Gabrielli, in città (Dienne)
Il capo della polizia a Verona (Dienne)

È arrivato in città capo della Polizia, questa mattina, a inaugurare il Villaggio azzurro. La Polizia di Stato, infatti, in occasione dell’approssimarsi della «Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne», rilancia la campagna di informazione e sensibilizzazione, intitolata «Questo non è amore», già attiva da alcuni anni.

 

Nel loggiato della Gran Guardia è stato presentato questa mattina il  Villaggio Azzurro; uno spazio composto da mezzi e stand ove esperti del settore illustreranno le modalità con cui la polizia affronta le difficili situazioni che gravitano intorno al fenomeno della violenza sulle donne. Oltre a Franco Gabrielli, c'erano il direttore della Direzione centrale anticrimine, Vittorio Rizzi e il questore della Provincia di Verona, Ivana Petricca.

 

L’iniziativa, vuole agevolare e favorire un contatto diretto, offrendo informazioni utili e supporto, al fine di contrastare un fenomeno che ha un risvolto, oltre che giuridico, anche culturale e sociale. L’evento si inserisce all’interno di una più ampia campagna di sensibilizzazione denominata «Questo non è amore». Il progetto, ideato e promosso dalla Direzione centrale anticrimine del dipartimento di pubblica sicurezza, ha l’obiettivo di superare gli stereotipi e i pregiudizi per diffondere una nuova cultura di genere e aiutare le vittime di violenza a vincere la paura, rompendo la fitta rete di isolamento e vergogna.

 

Con tale obiettivo, sono stati allestiti alcuni stand con poliziotti che forniranno i dati statistici raccolti e le indicazioni utili sull’andamento del fenomeno. Verrà, inoltre, approfondita la gestione del primo intervento tramite il «Protocollo Eva» e l’attività svolta dalla polizia Scientifica nell’ambito di questi reati; un’altra area tematica sarà dedicata alla «vittimologia», con psicologi ed esperti; infine, personale della questura di Verona, insieme ai rappresentanti dei servizi sociali del Comune di Verona, in un apposito spazio informativo, rappresenteranno le iniziative promosse sul territorio.

 

Lo scopo è quello di diffondere una nuova cultura di genere, nella piena consapevolezza che non è sufficiente agire solo quando il reato è consumato, ma è necessario intervenire prima, attraverso un’incisiva opera di informazione e supporto. Con questa campagna la polizia di Stato, anche fuori dalle proprie sedi istituzionali, intende avvicinare i cittadini nei luoghi di maggiore afflusso, non solo al fine di fornire una corretta informazione sul fenomeno ma anche per offrire la possibilità di un contatto diretto tra le vittime e operatori specializzati, pronti a raccogliere le testimonianze di chi, spesso, ha ancora esitazione a denunciare i fatti o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia. 

Alessandra Vaccari

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