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L'arrivo in questura

«Farah sta bene»
e si trova al sicuro
Indagini continuano

L'arrivo in questura della giovane pachistana
Farah con una poliziotta
Farah con una poliziotta
Farah con una poliziotta
Farah con una poliziotta

«Farah sta bene questo è ciò che conta». Sono state queste le parole che in più di un'occasione il capo di gabinetto Giuseppe Schettino ha ribadito in sede di conferenza stampa. La vicenda della giovane pachistana resta comunque tutta da capire. Lei è rimasta in questura circa 5 ore a «chiacchierare», questo è infatti il termine che è stato usato con le poliziotte specializzate in reati contro le donne.

 

Nei prossimi giorni la ragazza verrà sottoposta a visita medica per accertare sia la gravidanza che l'eventuale aborto. Verranno sentiti i familiari amici e tutte le persone coinvolte in questa vicenda. Da quello che emergerà eventualmente potranno esserci delle responsabilità attribuite ai familiari nel caso venisse confermato tutto ciò che la ragazza aveva dichiarato via sms negli giorni scorsi. La giovane ora si trova in una casa riservata a lei ma non protetta.

 

Da palazzo Barbieri l'assessore Stefano Bertacco ha dichiarato: «Farah è finalmente tornata a Verona, come era suo desiderio.  Faremo il possibile perché, nella città dove è stata dieci anni, possa lasciare alle spalle i difficili momenti passati e possa trovare serenità e tranquillità. Il Comune aveva garantito la massima disponibilità ad accoglierla nelle sue strutture protette e così è avvenuto. Agiremo in costante confronto con la Questura, pronti a collaborare per qualsiasi necessità che garantisca l’incolumità di Farah.  Siamo pronti anche per il sostegno psicologico di cui la giovane potrebbe avere bisogno per riprendere la propria vita nel modo più sereno possibile. Capiremo meglio quali sono le sue necessità e bisogni e interverremo di conseguenza».

Alessandra Vaccari

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