Entro i prossimi due mesi, cosiddetto “tempo di salvaguardia” per la pubblicazione delle osservazioni alla Variante 23, il progetto di riqualificazione dell’ex Tiberghien sarà definito e reso pubblico. Nel frattempo, dal tavolo tecnico voluto dall’Amministrazione comunale per decidere il futuro dello spazio industriale, che, per la prima volta, vede riuniti Comune, ordini professionali, proprietari dell’area e Circoscrizioni, emerge un’idea chiara di riqualificazione.
Edifici di pregio industriale che potrebbero ospitare manifestazioni, teatri sperimentali, laboratori didattici, un asilo e una scuola materna, con una grande area verde attrezzata su via Unità d’Italia, porta di ingresso alla città. E un’area commerciale di 6mila metri quadri da realizzarsi all’interno di un nuovo immobile, preservando le palazzine di pregio, che vedono ancora intatte travature e colonnine di ghisa originali, per usi aggregativi e culturali. Ma anche uno studio nuovo della viabilità, soprattutto di quella pedonale e ciclabile. Questa mattina erano tutti in sopralluogo negli spazi industriali, sorti a Verona nel 1907, e in stato di abbandono ormai da decenni.
Sul posto gli assessori all’Urbanistica Ilaria Segala e alla Viabilità Luca Zanotto, il proprietario dell’area Nicola Patuzzo, il presidente dell’Ordine degli Architetti Amedeo Margotto, il consigliere dell’Ordine degli Ingegneri Giovanni Montresor, i presidenti della sesta e settima Circoscrizione Rita Andriani e Marco Falavigna e il consigliere comunale Anna Leso.