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Il caso di Grezzana

Coppia aggredita,
il Consiglio non vota
mozione di condanna

Il caso di Grezzana
Andrea, uno dei due aggrediti
Andrea, uno dei due aggrediti
Andrea, uno dei due aggrediti
Andrea, uno dei due aggrediti

 

Uno striscione per ringraziare tutti i compaesani che sono stati loro vicini in questi giorni tremendi di minacce e tentato incendio. Angelo Amato e Andrea Gardoni hanno voluto ringraziare così quelli che hanno mostrato la loro vicinanza dopo il (parzialmente) fallito attentato ai loro danni.

Ed ora annunciano che a breve l’Arcigay organizzerà una manifestazione a loro sostegno. Non è escluso l’arrivo della senatrice Monica Cirinnà (Pd), promotrice della legge sulle unione di fatto.

 

 

Ma intanto ieri il consiglio comunale ha deciso di non votare la mozione di condanna dei fatti di Grezzana (e di solidarietà per i ragazzi), proposta da Alessandro Gennari del M5S e sostenuta dal centrosinistra. «Sembrava una mozione trasversale che condanna i fatti di violenza e in questo caso di discriminazione omofoba ed ideologica. Nonostante le modifiche apportate e l’assenza di qualsiasi tipo di riferimenti a movimenti e partiti», commenta in una nota il Movimento Cinque Stelle veronese, «tra dichiarazioni palesemente ipocrite e prese di posizione a dir poco deprecabili, il Consiglio Comunale di Verona per 13 voti a 12 sospende la trattazione perché “apparentemente è andata come dichiarato dalle cronache , ma bisogna aspettare la fine delle indagini.” Ogni parola è superflua»

 

Durissimo il commento dell'ex consigliere Giorgio Pasetto: «Come Presidente di Area Liberal subito dopo l’attentato avevo chiesto ai politici veronesi e soprattutto a quelli della maggioranza di rispondere senza mezze misure esponendo le loro posizioni sulle libertà individuali dei gay.

Le parole del Sindaco arrivate poi erano suonate già da subito come scuse di circostanza. Ed ora il rifiuto di solidarietà della maggioranza dimostra la natura fascio-leghista di questa Amministrazione, come da tempo sostengo. Il campo comune sul quale compattare integralisti cattolici ed i neo-fascisti è semplice e si chiama "l’avversità ai diritti civili e alle libertà individuali».

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