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Il colpo di Castelvecchio

Cittadinanza onoraria tolta a Poroshenko dal consiglio comunale

Il colpo di Castelvecchio
Poroshenko con Tosi e Francheschini
Poroshenko con Tosi e Francheschini
Poroshenko con Tosi e Francheschini
Poroshenko con Tosi e Francheschini

Approvata dal Consiglio comunale di Verona, con 28 voti favorevoli e 4 contrari (gruppi consiliari Ama Verona e Lista Tosi), la revoca della cittadinanza onoraria a Petro Poroscenko.

Al presidente ucraino era stata data dopo il ritrovamento delle tele trafugate nel novembre 2015 a Castelvecchio. Per l'effettiva restituzione però, si dovette attendere diversi mesi.

Il consigliere della Lega nord Vito Comencini, fra i primi firmatari della delibera consigliare, ha argomentato «la precedente Amministrazione comunale ha concesso in modo frettoloso e superficiale la cittadinanza onoraria della città di Verona al presidente ucraino Petro Poroshenko, per presunti e discutibili meriti in ordine al ritrovamento in Ucraina, delle opere d'arte trafugate al museo di Castelvecchio il 19 novembre del 2015. Nella realtà le indagini per il ritrovamento delle opere sono state svolte dalle autorità locali. Inoltre, il conferimento di tale onorificenza ha suscitato notevoli dubbi e dissensi sia a livello politico che dell’opinione pubblica veronese per la mancanza di una vera e propria discussione sulla sua concessione».

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