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I dati Istat

Asili nido, Veneto sotto al target
europeo ma Verona si salva

I dati Istat
Asili nido, i Comuni sotto al target europeo
Asili nido, i Comuni sotto al target europeo
Asili nido, i Comuni sotto al target europeo
Asili nido, i Comuni sotto al target europeo

Quando si parla di aiuti concreti alle famiglie, spesso il dato che salta agli occhi è quello degli asili nido. Un servizio che non sempre copre le reali esigenze dei cittadini. E non solo per i costi spesso elevati, ma principalmente per il numero di posti disponibili. A tal proposito, la normativa europea del 2002, già recepita dall'Italia, ha fissato degli obiettivi da raggiungere nell'offerta di asili peri i bimbi sotto i tre anni d'età. Il traguardo dato agli stati membri dell'Unione Europea è quello di una copertura di almeno un terzo della domanda potenziale, vale a dire il 33 per cento dei bambini tra i 0 e i 3 anni.

 

Ma secondo i dati Istat  dello scorso dicembre relativi all'anno educativo 2014/2015, rilanciati da Openpolis di recente, riferiscono di una media nazionale di copertura del servizio pari al 23%, ben al di sotto quindi del traguardo richiesto che solo quattro regioni in Italia riescono a raggiungere: si tratta di Val d’Aosta, Umbria, Emilia Romagna e Toscana. Anche il Veneto è sotto la quota: 25,5%. Fanalino di coda  la Campania (6,4%) accompagnata nelle ultime posizioni da Calabria 8,7% e Sicilia 9,9%.

 

I DATI LOCALI. Ma come si piazzano i Comuni veronesi all'interno del panorama veneto?  Tra le 98 amministrazioni scaligere, solo 21 rispondono alla percentuale richiesta da Bruxelles e Verona capoluogo si piazza proprio al 21° posto con il 33,3%. Il Comune più virtuoso risulta essere Affi che copre il 91,8 per cento seguito da Salizzole (54,5%), Costermano del Garda (49,5%), San Pietro in Cariano (49,4%) e Torri del Benaco (48%).

 

In fondo alla classifica troviamo ovviamente i comuni più piccoli, in particolare comuni della Lessinia, della Bassa e del Garda, ma osservando bene i dati Istat ci si può consolare perché anche le amministrazioni che non riescono a gestire un nido, hanno percentuali discrete nella classificazione più generale dei servizi all'infanzia dedicati ai bambini al di sotto dei 3 anni. Per esempio Dolcè, San Mauro di Saline e Sorgà, pur essendo a quota zero per gli asili nido, conteggiano tra il 38 e il 42 per cento di servizi dedicati alla prima infanzia. Qui la TABELLA.http://www.larena.it/filedelivery/policy:7.1981647:1539700221/asili.pdf

 

Giorgia Cozzolino

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