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Super Comune Riparte l’iter per la fusione

Il municipio di San Pietro di Morubio, sede dell’Unione Destra Adige
Il municipio di San Pietro di Morubio, sede dell’Unione Destra Adige
Il municipio di San Pietro di Morubio, sede dell’Unione Destra Adige
Il municipio di San Pietro di Morubio, sede dell’Unione Destra Adige

Riparte il progetto per creare il «Super Comune» di Destra Adige. Tuttavia, coinvolgerà soltanto due dei tre municipi che attualmente compongono il consorzio amministrativo, che ha sede a San Pietro di Morubio. La Giunta di Isola Rizza e quella morubiana, infatti, hanno deciso di riprendere da capo l'iter volto a fondere i due paesi in un unico ente territoriale, ottenendo così un centro da oltre seimila abitanti. Tutto ciò, a sei mesi di distanza dallo stop alla precedente fusione a tre, imposto dal Comune di Roverchiara, componente della Destra Adige assieme agli altri due municipi. Proprio le perplessità sollevate alla fine del 2017 dal sindaco roverchiarese Loreta Isolani, riguardanti gli effettivi vantaggi derivanti ai propri cittadini dal «Maxi Comune», avevano fatto arenare il piano che avrebbe portato alla creazione di una cittadina di 9mila residenti. Per questo secondo progetto, Isolani, interpellata da Silvano Boninsegna, sindaco di Isola Rizza, e Corrado Vincenzi, primo cittadino di San Pietro, ha preferito togliersi d'impaccio fin dall'inizio. Oltre a comunicare ai due colleghi la decisione di Roverchiara di astenersi dalla nuova fusione, Isolani ha anche rassegnato le dimissioni da presidente della Destra Adige, pur non abbandonando il consorzio, allo scopo di non influenzare, con la propria contrarietà, il nuovo iter progettuale. Ieri, dunque, i soli Boninsegna e Vincenzi hanno illustrato ai vari dirigenti della Destra Adige l'intenzione di commissionare, a breve, un nuovo studio di fattibilità riguardante l'accorpamento dei due centri confinanti. Secondo le intenzioni dei promotori, il processo di fusione dovrà arrivare al traguardo entro il 2021, ovvero entro la scadenza dei mandati amministrativi dell'esecutivo isolano e di quello morubiano. Anche se l'ultima parola, come prevede la legge, spetterà ai residenti dei due paesi coinvolti. I cittadini delle due amministrazioni, difatti, dovranno esprimersi favorevolmente o contrariamente alla fusione, alla fine dell'istruttoria, attraverso un referendum indetto dalla Regione. I municipi di Isola e San Pietro, dunque, hanno deciso di avviare una nuova indagine preventiva, comprensiva di pre-sondaggio tra i residenti, non ritenendo soddisfacente quella commissionata lo scorso anno per il «Super Comune» a tre. «Vogliamo riprendere in fretta il progetto», evidenzia Vincenzi, «anche se non vogliamo bruciare le tappe. Secondo noi, infatti, l'Unione Destra Adige, così com'è strutturata, non ha più senso. La nostra non è una scelta presa contro chi non aderisce all'iniziativa. Si tratta invece di migliorare la situazione dei nostri due centri non solo dal punto di vista economico ma, soprattutto, sul piano sociale e dei servizi ai cittadini». «Ripartiremo», prosegue il sindaco morubiano, «con uno studio di fattibilità più approfondito, in maniera da illustrare alla popolazione dei due paesi valide ragioni per l’accorpamento». Il sindaco Boninsegna, dal canto suo, sottolinea rammaricato: «Le ragioni del sindaco di Roverchiara non giustificano le sue dimissioni da presidente dell'Unione». «Non ho nulla di personale contro i miei due colleghi sindaci», puntualizza Isolani, «anche perché il rapporto con loro, che continuerà ad esserci nell'Unione Destra Adige, è sempre stato ottimo». Quindi aggiunge: «Il precedente studio di fattibilità non ci aveva soddisfatto. Ora, sia Isola Rizza che San Pietro, intendono commissionarne uno nuovo, più dettagliato e ponderato. Tuttavia, noi non abbiamo superato i nostri dubbi. Pertanto, abbiamo deciso, per il momento, di rimanere fuori da questo progetto, pur continuando a collaborare nell'Unione. Il nostro non è un no a priori. Abbiamo solo bisogno di più tempo per considerare pro e contro di tale proposta». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabio Tomelleri

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