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Grave incidente di Sanguinetto

Si riaccendono
le speranze
per il 14enne Louis

Grave incidente di Sanguinetto
I carabinieri effettuano i rilievi sull’auto che ha investito lo studente a Venera di Sanguinetto
I carabinieri effettuano i rilievi sull’auto che ha investito lo studente a Venera di Sanguinetto
I carabinieri effettuano i rilievi sull’auto che ha investito lo studente a Venera di Sanguinetto
I carabinieri effettuano i rilievi sull’auto che ha investito lo studente a Venera di Sanguinetto

Si accendono le speranze per Louis Qyli, lo studente di 14 anni che mercoledì mattina è stato investito da un’auto a Venera di Sanguinetto mentre stava attraversando la Regionale 10 sulle strisce pedonali per raggiungere la fermata dell’autobus.

La mamma Adriana e il papà Robert sono rimasti per ore seduti davanti alla sala operatoria dell’ospedale di Borgo Trento in attesa di ricevere notizie confortanti sulla salute del loro figlio. I medici che hanno in cura il giovane, pur mantenendo la prognosi riservata, hanno riferito in serata ai due coniugi, in ansia per le sorti del loro ragazzo, di essere fiduciosi che Louis possa farcela.

L’altra mattina il ragazzo aveva sbattuto violentemente la testa contro il parabrezza della Volvo V70 condotta da G.G., un autista di Sanguinetto che si stava recando al lavoro a Legnago, sfondando il vetro per poi venire scaraventato sul vicino marciapiede. I soccorritori hanno trovato lo studente riverso a terra privo di sensi. Dopo averlo rianimato per una ventina di minuti, i medici hanno deciso di traferire il ragazzo ferito gravemente al Polo Confortini di Verona, dove è stato subito sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nel tentativo di riassorbire l’ematoma alla testa. «Louis ha trascorso una notte tranquilla», spiegavano ieri i familiari, «sembra che ci siano speranze che possa farcela. Adesso bisogna solo attendere alcuni giorni per capire se avrà riportato conseguenze a causa dell’incidente». La preoccupazione per quanto accaduto resta comunque molto alta per i genitori del ragazzino, che mercoledì hanno davvero temuto di perdere il loro figlio maggiore, uscito dalla casa con lo zaino sulle spalle per recarsi all’istituto «Siva-Ricci» di Legnago dove frequenta il primo anno.

I Qyli, sono originari dell’Albania, il padre fa il muratore mentre la mamma è casalinga. Si sono trasferiti a Venera da circa 15 anni, nella casa di via Faval dove sono nati e cresciuti i loro due figli che si sono integrati perfettamente nel tessuto sociale e scolastico del paese. Louis, in particolare, ha mostrato una particolare attitudine per lo studio e ha scelto di iscriversi ad un istituto tecnico con la speranza di trovare in futuro una buona occupazione. «Louis», riferiscono i familiari, «ha riportato nell’impatto ferite e traumi anche a una gamba e ad un braccio ma queste cose si risolveranno con il tempo. Adesso speriamo che non ci siano altri problemi e si riprenda in fretta». Alla terribile scena dello schianto tra l’auto e il giovane studente hanno assistito impotenti anche altri ragazzi che ogni mattina aspettano l’autobus per andare a scuola a Legnago o a Cerea. Molti di loro sono rimasti profondamente scossi ed impietriti davanti al loro amico riverso sul marciapiede che non dava segnali di vita. Solamente il caso ha voluto che mercoledì mattina Louis fosse solo ad attraversare la Regionale 10.

Dall’inizio dell’anno scolastico, il quattordicenne era infatti solito recarsi alla fermata del pullman assieme ad un altro ragazzo che abita in via Faval. L’altra mattina invece il suo compagno di tragitto era rimasto a casa da scuola evitando quindi di appesantire il bilancio dell’incidente. C’era infatti il rischio che potesse venire investito anche lui sulle strisce. •

Riccardo Mirandola

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