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Primaria inagibile
Oltre 260 imprese
pronte a sistemarla

Le scuole elementari di Boschi Sant’Anna inagibili dal 2016 a causa del crollo di un cornicione DIENNEFOTO
Le scuole elementari di Boschi Sant’Anna inagibili dal 2016 a causa del crollo di un cornicione DIENNEFOTO
Le scuole elementari di Boschi Sant’Anna inagibili dal 2016 a causa del crollo di un cornicione DIENNEFOTO
Le scuole elementari di Boschi Sant’Anna inagibili dal 2016 a causa del crollo di un cornicione DIENNEFOTO

Sarà la crisi del settore edilizio o il progetto allettante: sta di fatto che l’avviso di interesse, pubblicato dal Comune di Boschi Sant’Anna e dall’Unione Adige Fratta di cui fa parte, per eseguire i lavori alle scuole elementari «Cesare Battisti», inagibili da settembre 2016, ha fatto il pieno di richieste. Nei 16 giorni di pubblicazione, dal 25 ottobre al 9 novembre, sono state infatti ben 268 le imprese che hanno avanzato la propria candidatura. «Avevamo preventivato la partecipazione di almeno un centinaio di ditte, ma i numeri sono andati ben oltre le più rosee aspettative, con aziende provenienti da ogni parte d’Italia», commenta il sindaco Vincenzino Passarin. Un’adesione record che ha confermato l’interesse per l’edilizia scolastica ma che, allo stesso tempo, ha reso difficile, se non impossibile, l’ammissione di tutte le imprese richiedenti alla procedura negoziata. Così, in base alla clausola riportata nell’avviso, si è proceduto al sorteggio pubblico, svoltosi martedì scorso, durante il quale sono state estratte le 15 ditte che potranno proseguire con l’iter burocratico.

«Nei prossimi giorni, le aziende interessate saranno contattate dalla Centrale unica di committenza, la quale gestirà le procedure fino all’assegnazione delle opere, che ci auguriamo inizino il prima possibile», prosegue Passarin. L’amministrazione, infatti, intende aprire il cantiere di via Olmo già entro la fine di quest’anno, permettendo così agli 80 alunni, ora ospitati alle scuole medie di Minerbe, di rientrare nelle loro aule all’inizio del prossimo anno scolastico.

Era il 3 settembre del 2016 quando, improvvisamente, un cornicione cedette nel cortile interno della scuola dove, fortunatamente, al momento non si trovava nessuno. La causa del crollo venne identificata nei lavori eseguiti sull’edificio negli anni Sessanta e, in particolare, nella ricostruzione del tetto, che fu stravolto rispetto all’originale. Vennero, infatti, eliminati i travetti di sostegno e la cornice sottostante, un elemento decorativo, venne riempita di risulta e sovraccaricata dal peso del nuovo tetto. Una soluzione non adatta che, col tempo, ha portato al crollo.

Agli inizi di ottobre, l’ingegnere Giampiero Marchetti aveva presentato il progetto definitivo ed esecutivo al Comune, illustrandolo poi alla cittadinanza in un incontro pubblico. I cantieri, che dureranno 159 giorni lavorativi, riguarderanno la ristrutturazione e l’adeguamento sismico dell’edificio, con il rifacimento completo delle coperture, il rinforzo del seminterrato e delle pareti più deboli. All’esterno sarà realizzato anche un cappotto termico che, oltre ad isolare l’edificio, darà ulteriore stabilità. Il costo totale dell’intervento è di 500mila euro, 175mila dei quali coperti da finanziamento regionale, mentre 220mila euro saranno garantiti dallo Stato attraverso una deroga concessa ai Comuni che hanno bisogno di costruire opere urgenti e prioritarie sul territorio. Il restante importo sarà finanziato dal Comune con risorse proprie.

Laura Bronzato

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