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Nel mirino della satira
del poeta Pasquino

Zago accanto ai versi satirici
Zago accanto ai versi satirici
Zago accanto ai versi satirici
Zago accanto ai versi satirici

Venne attaccato dalla satira del paese tra il 1970 e il 1974 dall’anonimo Pasquino, come accadeva solo per gli amministratori e i capi di partito, proprio a indicare la considerazione che aveva in paese, la nomea e il ruolo che interpretava. Pasquino, in un suo attacco lirico, appese ai muri del paese questa invettiva rivolta a Gianni Zago, intitolata «Stronzini».

«STAI ALL’ERTA tu che leggi/ del denaro che maneggi/ qui il viver è assai caro/ se un piede metti dal Patacaro./ Se del conto chiedi il resto/ la figura fai del disonesto/ e ti guarda con tono superiore/ quello stronzo del gestore!/ Se un ignaro pellegrino/ qui vuol bere un frizzantino/ il Barabba lo rapina/ e pien di sete lo licenzia a testa china./ Per confermare l’estro/ si fa chiamare signor maestro:/ maestro d’ignoranza/ e per questo non usa la creanza./ Sii più onesto che falso artista/ se non vuoi che Pasquino/ t’aggiunga alla sua lista». La pasquinata si rivelò un’ottima pubblicità per il suo bar e l’esercente attaccato per i suoi modi, il suo egocentrismo e i suoi prezzi esosi, si fece fotografare sorridente davanti ai foglietti lasciati in giro da Pasquino, come una vittoria. Lui giurava di sapere chi si celasse dietro la firma Pasquino, ma non lo ha mai rivelato. Z.M.

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