Sul palco del teatro di Minerbe, i ragazzi delle scuole medie di Roverchiara hanno portato in scena un'esibizione di body music: una disciplina che insegna ad ascoltare e a «suonare» il corpo. Si tratta di un'attività pedagogica innovativa in Italia, ma già molto conosciuta all'estero da almeno 10 anni.«Quest'anno, al posto del tradizionale concerto di flauto, volevamo realizzare un'attività che coinvolgesse tutti i ragazzi, permettendo loro di superare le differenze di età e le capacità individuali, sfidando se stessi», spiega Rosanna Puglisi, insegnante di musica. Il progetto, finanziato dal Comune, è il primo realizzato in una scuola veronese ed è stato tenuto da Cinzia Merlin, pianista ed esperta veronese di body percussion. «Nella body music l'intento pedagogico diventa una forma d'arte vera e propria», spiega Merlin. Il laboratorio, iniziato il 22 maggio, è durato 22 ore. •