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Ippolita Forante, braccio operativo di don Baldo

Madre Ippolita Forante: morì esattamente 90 anni fa L’ex ospedale, ora casa di riposo del beato Giuseppe Baldo
Madre Ippolita Forante: morì esattamente 90 anni fa L’ex ospedale, ora casa di riposo del beato Giuseppe Baldo
Madre Ippolita Forante: morì esattamente 90 anni fa L’ex ospedale, ora casa di riposo del beato Giuseppe Baldo
Madre Ippolita Forante: morì esattamente 90 anni fa L’ex ospedale, ora casa di riposo del beato Giuseppe Baldo

Proprio oggi ricorre il novantesimo anniversario della scomparsa di madre Ippolita Forante, cofondatrice della congregazione delle Piccole Figlie di San Giuseppe: morì il 5 agosto del 1928 nella casa di riposo Baldo-Ippolita di Ronco dove per tutta la settimana entrante, fino a sabato, si potrà visitare la mostra di documenti e foto «Madre Ippolita Forante: figlia, sorella, Madre, mamma, donna» allestita dalla congregazione delle suore Piccole Figlie di San Giuseppe e dalla residenza per anziani Baldo–Ippolita e curata da Ernesto Santi, biografo della religiosa. Non sono molte, ma non è neanche raro incontrare nel Veronese tra Ottocento e Novecento, in ambito religioso, figure femminili che hanno contribuito a fondare e gestire istituzioni tuttora presenti nel contesto provinciale, nazionale e internazionale. Ippolita Forante, nata nel 1864 e vissuta permanentemente a Ronco all’Adige, è una di queste. Proprio nel novantesimo anniversario della morte, è bene riscoprirne la figura e la statura, che appare ingiustamente defilata rispetto al beato Giuseppe Baldo (1843-1915), il parroco di Ronco che fu suo padre spirituale e insieme a lei ispiratore e fondatore dell’Istituto religioso delle Piccole Figlie di San Giuseppe, di cui Ippolita fu la prima religiosa a essere consacrata e madre generale nella fase iniziale, precisamente tra il 1894 e il 1926. Solo apparentemente, l’indole e il carattere di questa religiosa appare dimesso. Siamo di fronte invece a una donna energica e sicuramente, nonostante la formazione culturale limitata alla scuola elementare, un esempio di figura femminile da riscoprire, molto più avanti per l'epoca in cui visse. La sua congregazione e il suo esempio saranno un saggio e illuminato riferimento negli anni della Prima Guerra mondiale. Umile, riservata, dedita al servizio e alla cura delle persone a lei affidate, Ippolita si era inserita nella comunità parrocchiale ronchesana. La sua missione venne sostenuta e guidata, nella prima fase della sua esistenza, da don Giuseppe Baldo, sacerdote che seppe trasmetterle, oltre che i rudimenti della fede e della vita religiosa, il senso profondo e la direzionalità di un impegno esigente e costantemente rinnovato. Le istituzioni socio-assistenziali ed educative di Ronco furono per lei non solo un banco di prova operativo e direttivo, ma anche un modello ripetuto in altre comunità, come avvenne per le case filiali aperte in altre diocesi, prima e dopo la morte di don Baldo. Forante rimane esempio certo di un servizio che va oltre l’ambito confessionale e si fa responsabile impegno nei confronti della persona sofferente, emarginata, sola, esclusa e pure delle nuove generazioni. Ippolita, al di là del suo servizio nella congregazione religiosa, è figlia autentica del messaggio baldiano che vede nella religione non solo un aspetto intimistico e personale, ma soprattutto un impegno sociale verso il prossimo e ciò per migliorare e cambiare la società, trasformandola e rendendo meno precaria la vita di molte persone bisognose. Lei fu assistente a domicilio, infermiera, insegnante della dottrina cattolica, maestra delle professe, fondatrice della congregazione religiosa che guidò come madre superiora e generale. Quando a Ronco all’Adige nacque Clementina Ippolita Forante, il paese viveva quella ruralità intensa e pervasiva che tutto comprende, proprio mentre sta per prendere avvio, a livello protoindustriale, la lavorazione del laterizio nelle varie fornaci sorte in paese. Siamo appena dopo la metà dell’Ottocento e il Veneto non aveva ancora deciso la sua annessione al nuovo Stato unitario italiano. In un umile abitazione, da Luigi Forante, lavoratore autonomo e da Rosa Pertile nacque Clementina Ippolita: era il 9 maggio del 1864. A 13 anni (nel 1877) l’incontro per lei folgorante con il nuovo parroco di Ronco, don Giuseppe Baldo, che ben presto indirizzerà il futuro della giovane parrocchiana. •

Zeno Martini

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