"Nessuno di noi ha le chiavi per entrare nella vita e nel cuore di uomo. Così questa morte, che ci appare incomprensibile, non può che invitarci al silenzio e alla preghiera". Il vescovo di Verona Giuseppe Zenti lo ricordava bene don Adrian Cristinel Bulai, il parroco di 43 anni che lunedì mattina si è tolto la vita in canonica, nella sua camera da letto.
E questa mattina, celebrando il funerale del sacerdote, in una chiesa di Sant'Antonio Abate mai così affollata di parrocchiani, monsignor Zenti ha voluto tracciare il profilo di un uomo fragile, "che non ha saputo far fronte a eventi che ha percepito come uno tsunami".
E tante sono state le parole di conforto del vescovo per i la mamma e i fratelli di don Adrian, per i tanti preti diocesani presenti, per adulti, bambini e adolescenti in lacrime per aver perso una guida "che in questi cinque anni ha avuto attenzione per ciascuno di noi", ha detto un parrocchiano durante le preghiere dei fedeli, "ora ci chiediamo se abbiamo avuto noi altrettanta attenzione per lui".