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La tragedia di Boschi Sant'Anna

Il dolore di mamma e papà: «Addio Gabriele, eri il nostro fulmine»

La tragedia di Boschi Sant'Anna
L’ospedale della donna e del bambino a Borgo TrentoGabriele Faedo avrebbe compiuto cinque anni a luglio
L’ospedale della donna e del bambino a Borgo TrentoGabriele Faedo avrebbe compiuto cinque anni a luglio
L’ospedale della donna e del bambino a Borgo TrentoGabriele Faedo avrebbe compiuto cinque anni a luglio
L’ospedale della donna e del bambino a Borgo TrentoGabriele Faedo avrebbe compiuto cinque anni a luglio

È un momento terribile per i genitori e i familiari di Gabriele, il piccolo di Boschi Sant'Anna morto per un'encefalite non virale.

Con grande forza e coraggio, mamma Marika è stata vicino al suo bimbo fino all’ultimo. Una volta diagnosticata la morte cerebrale di Gabriele, come da protocollo medico, sono state attese le 48 ore di rito prima di staccare i macchinari.

«Voglio ringraziare di cuore il personale medico e infermieristico della Terapia intensiva pediatrica di Borgo Trento, mi sono stati vicini durante tutto il percorso, erano sempre presenti, mi hanno consentito di tenere in braccio Gabriele prima dell’ultimo saluto», afferma la signora.

Su alcuni scaffali all’interno del garage dell’abitazione ci sono numerosi giocattoli: trattori, betoniere, scavatori, i passatempi di Gabriele, che a luglio avrebbe compiuto cinque anni, e del fratello Nicola. A pochi metri da lì, papà Piergiorgio, conosciuto in paese perché fino a pochi anni fa gestiva un negozio di alimentari poi chiuso in seguito alla crisi, indica una nuovissima bicicletta blu. «È lì che ha lasciato la bici l’ultima volta», dice, «avevamo fatto un giro fuori poco prima che questa maledizione si abbattesse sulla nostra famiglia».

Gli occhi di mamma Marika vagano nel vuoto quando con voce spezzata ricorda il proprio bambino: «Gabriele era come un fulmine, lo chiamavo il mio fidanzato, eravamo come una coppia di innamorati, litigavamo e poi facevamo subito pace, lo abbracciavo e lo baciavo, era testardo come me». Uno dei compiti più ardui per i genitori è stato quello di spiegare a Nicola, ancora piccolo, quanto accaduto al suo fratellino. «Gli abbiamo parlato, ci ha chiesto se sarebbe diventato figlio unico, ha pianto ma ora anche lui sa che suo fratello è volato in cielo», spiega mamma Marika.  E dal cielo ora Gabriele potrà vegliare su tutti, su Nicola, su mamma e papà, sui nonni che lo adoravano.

«Non avrei mai pensato di trovarmi ad affrontare una disgrazia simile in vita mia», ha detto il nonno paterno, Franco, che vive nella stessa bifamiliare. Nella giornata di oggi è prevista l’autopsia per cercare di scoprire le cause della morte, sulle quali gli stessi medici al momento non si sono espressi con esattezza.

«Sappiamo che è colpa di un batterio fulminante, anche i medici sono rimasti esterrefatti, si tratta di un caso unico con cui mai si erano confrontati», spiega la madre. I funerali di Gabriele si terranno sabato alle 16, nella chiesa parrocchiale di Boschi San Marco. Sempre nel tempio della frazione, oggi e domani alle 20 verrà recitato il Rosario. •

Francesco Scuderi

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