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I capitelli dell’antica pieve
ricordano un fiero passato

Il capitello longobardo rinvenuto a Tombazosana
Il capitello longobardo rinvenuto a Tombazosana
Il capitello longobardo rinvenuto a Tombazosana
Il capitello longobardo rinvenuto a Tombazosana

Tombazosana, proprio per la sua posizione geografica, ha rappresentato, nei secoli, un riferimento nell’area perché strategicamente lungo l’Adige: dopo la rotta della Cucca del 589 d.C. furono scoperti reperti archeologici, dalla preistoria in poi. Una storia complessa e per molti aspetti da approfondire, ma i reperti e i documenti rinvenuti, soprattutto medievale, saranno esposti da oggi a lunedì 25 alle vecchie scuole di Tombazosana, in occasione della 38esima Festa della mela e della pera.

Tombazosana, nell’813 aveva un castrum e subito dopo (X secolo) pure una chiesa romanica, di cui si conservano molti e notevoli resti. In questo secondo appuntamento (l’anno scorso ci fu la mostra sull’Adige), lo storico Ernesto Santi, con il Comitato Sant’Ambrogio di Tomba, ha allestito una mostra che approfondisce il medioevo, ma non solo. Elementi principe della mostra sono i capitelli dell’antica pieve di Tombazosana, in particolare quello incastonato nell’ex materna che rappresenta anche la sua prima pietra. Il capitello presenta la tipica simbologia longobarda: un cavaliere in atto difensivo e, sulla parte inferiore, particolari vegetali.

Prossima al fiume Adige, com’è ancora nei resti che la rappresentano, l’antica pieve di Tombazosana conserva notevoli riferimenti dell’epoca longobarda e dello stile romanico. Ricostruita probabilmente dopo il terremoto del gennaio 1117, negli anni quaranta del XII secolo, venne più volte restaurata. Trovandosi in uno stato di abbandono e decadenza, fu demolita nella seconda metà dell’Ottocento. I suoi resti vennero distribuiti in più siti, non solo a Ronco. Il capitello del periodo longobardo rispecchia l’immagine del piatto argenteo ritrovato a Isola Rizza nel tardo Ottocento, ora conservato al Museo di Castelvecchio a Verona, dove sono anche custoditi ben tre capitelli dell’antica pieve di Tombazosana. Z.M.

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