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«Frazioni al centro» punta a conquistare Palazzo de’ Stefani

Roberto Bronuzzi DIENNEFOTO
Roberto Bronuzzi DIENNEFOTO
Roberto Bronuzzi DIENNEFOTO
Roberto Bronuzzi DIENNEFOTO

A poco meno di cinque mesi dalle elezioni amministrative con cui in primavera verrà scelto il sindaco di Legnago, esce allo scoperto la prima lista che correrà per guida di Palazzo de’ Stefani. Si chiamerà «Le frazioni al centro» e avrà come simbolo un cuore, la compagine guidata dal 54enne Roberto Bronuzzi, gestore col figlio Matteo della birreria La Gabbia di via Duomo. Bronuzzi, che ha militato dal 2009 al 2013 nell’Udc, di cui è stato dirigente provinciale e membro del consiglio nazionale, ha già quasi completato la lista di 16 aspiranti consiglieri e la presenterà a febbraio. Rispetto al 2014, quando con la civica «Canove, Porto, San Vito Insieme» appoggiò la corsa del candidato sindaco Paolo Longhi, stavolta Bronuzzi correrà in solitaria. «La nostra sarà una forza civica pura», puntualizza Bronuzzi, «vista la situazione frammentaria e la confusione che regna nei vari schieramenti politici cittadini». Riguardo ai componenti della squadra, di cui sarà il capolista, Bronuzzi non svela alcun nome, ma assicura: «Tra gli aspiranti consiglieri ci sono parecchi giovani. Vi saranno rappresentanti per ciascun quartiere, frazione e per il capoluogo. Nessun ex amministratore. Al momento i nominativi sicuri sono già 13, attendo le ultime conferme». Nelle prossime settimane, il gruppo definirà programmi e candidato sindaco. Riguardo a quest’ultimo punto, Bronuzzi non esclude che possa essere lui stesso. «Anche se», sottolinea, «la decisione sulla designazione dell’aspirante sindaco sarà collegiale». Il portavoce aggiunge: «Rispetto a cinque anni fa, quando avevo dato vita a un soggetto che rappresentava solo l’area di sinistra Adige, stavolta il progetto abbraccia tutta la città. Non abbiamo voluto aderire ad alcuna delle coalizioni già presenti. Ci prepariamo a gareggiare da soli, puntando sulla novità della proposta e sulle persone che non si rispecchiano nei gruppi politici locali». •

F.T.

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