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Fattoria Campagna Grande Sembra di essere in Provenza

Barchessa della fattoria sociale e didattica «Campagna Grande» dove si ricaveranno alloggi DIENNE FOTO
Barchessa della fattoria sociale e didattica «Campagna Grande» dove si ricaveranno alloggi DIENNE FOTO
Barchessa della fattoria sociale e didattica «Campagna Grande» dove si ricaveranno alloggi DIENNE FOTO
Barchessa della fattoria sociale e didattica «Campagna Grande» dove si ricaveranno alloggi DIENNE FOTO

Un angolo di Provenza in piena campagna della Bassa veronese. Apre oggi, alle 17, a Pressana, con una festa a cui sono invitati bambini, persone con disabilità ed istituzioni, la fattoria didattica e sociale «Campagna Grande», una realtà promossa e gestita dalla fondazione «Onorato Fabiani». Alle 20.30 suonerà la band diversamente musicale «Dieci più» con il maestro Renato Ferrari. Ad un anno dall’inizio dei lavori di riqualificazione della corte rurale, - un tempo di proprietà della famiglia De Grandi, ma che affonda le sue radici nel Settecento - la società agricola sorta per dare un futuro ai 2,5 ettari di terreno a poche centinaia di metri dalla chiesa parrocchiale di Pressana, può finalmente fregiarsi del riconoscimento di «fattoria didattica» e iniziare a raccogliere i frutti di un grande sogno, «quello di fondere l’ambito lavorativo agricolo con quello educativo-terapeutico», spiega il presidente della fondazione «Fabiani» Piero Scarato. Sul retro della vecchia barchessa, che sarà restaurata ed adibita ad alloggio e spazio coperto per eventi pubblici e privati, spicca una meravigliosa piantagione di lavanda in piena fioritura che caratterizza il progetto agricolo-sociale di «Campagna Grande». Solo 1,5 ettari, infatti, sono attualmente coltivati a soia, cereale che siamo abituati a vedere nei nostri campi. I rimanenti 10.000 metri quadri ospitano piante officinali aromatiche come lavanda (9 varietà), camomilla, timo, timo-limone, rosmarino, salvia, menta, finocchio selvatico, prezzemolo, basilico e prossimamente pure zafferano. «Una volta fatte seccare, le erbe verranno vendute direttamente alla clientela per profumare abiti e cassetti oppure per insaporire cibi o cedute ad aziende che si occupano di produzione di creme o detergenti per la cura del corpo o come insaporitori in cucina», continua Scarato. Oltre a tutto ciò, Scarato e la moglie Sharron Blundell coltivano anche dieci varietà di fiori a stelo. La fattoria didattica e sociale ha sottoscritto una convenzione con la cooperativa «Crescere Insieme» di Crosare ed avvierà, a breve, tirocini e dei laboratori didattici con i ragazzi del centro diurno. Inoltre, tramite l’Ulss 9, accoglierà persone con disabilità o disagi psico-fisici per attività ricreative e di tirocinio lavorativo. All’inaugurazione della fattoria ci saranno l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, il sindaco Stefano Marzotto, che è anche vicepresidente della fondazione «Onorato Fabiani», e il direttore del Servizio socio-sanitario dell’Ulss 9 Raffaele Grottola. Non mancheranno rappresentanti di Legambiente perché «un altro aspetto per noi molto importante è l’etica, sia umana che ambientale», precisa Scarato. «Stiamo infatti per avviare il percorso di certificazione biologica, promuoviamo la biodiversità e la sostenibilità delle colture, per offrire prodotti sicuri e di qualità». Nella corte sono ci sono conigli e polli. Il prossimo anno arriveranno anche due asini, per attività ludico-ricreative con bambini e adulti. Verrà piantato un piccolo bosco di carpini, noccioli ed aceri e sarà realizzato, mediante l’uso dei profumi, un percorso sensoriale fruibile anche dai non vedenti, oltre che da malati di Alzheimer. «Questo è solo l’inizio», ha detto Scarato. «Vorremmo arrivare in un paio d’anni a rendere economicamente autosufficiente l’azienda agricola». «In paese ci sono tante persone che hanno esperienza nel settore primario», ha aggiunto Marzotto. «Campagna Grande è una realtà aperta al territorio e che vuole diventare centro attrattivo per la comunità. Ci piacerebbe che qualche cittadino potesse dedicare un po’ del suo tempo per dare una mano e trasmettere parte della sua conoscenza a chi si avvicina per la prima volta all’imprenditoria agricola». •

Paola Bosaro

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