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Eurospin, taglio del nastro là dove sorgeva Euronics

È stato inaugurato in questi giorni il nuovo punto vendita Eurospin sull’area un tempo occupata da Euronics, dopo soli 57 giorni di lavoro. «Abbiamo mantenuto la promessa fatta di aprirlo ai primi di luglio», sottolinea Luigi Mion a nome dei fratelli, «in forza della sinergia tra privato e pubblico: vecchi e nuovi proprietari dello stabile, il Comune e l’impresa realizzatrice Ecodem». La nuova struttura è un discount, vale a dire un punto vendita a prezzi contenuti; è posizionata al centro di Beccacivetta, e riqualifica il quartiere perché meno invasiva come spazio, offre un parcheggio aperto al pubblico e un tratto di pista ciclabile che completa il percorso nord-sud che attraversa il paese. Nel corso dell’inaugurazione Giuseppe Mion ne ha ricordato le caratteristiche: «Eurospin è una realtà tutta italiana, il primo negozio è nato a Verona nel 1993, oggi sono 1.100, con più di 15 mila dipendenti, 15 milioni di clienti e un bilancio di quasi 5 miliardi. Il segreto è l’offerta di qualità e convenienza a prezzi contenuti. Un grazie a Bruno Uber che ci ha venduto il vecchio stabile e a tutti quelli che hanno collaborato per realizzarlo». Il sindaco Antonello Panuccio ha ringraziato i fratelli Mion ricordando i legami che li unisce a Castel d’Azzano e al precedente negozio Uber. «Loro padre, Alessandro, nel 1943 aveva aperto il primo negozio di alimentari a Verona in piazza San Zeno e da lì è iniziata la scalata Mion fino al 1980, quando è stato aperto il supermercato Migross spa in via Rossini», ha raccontato il primo cittadino. «Proprio in quegli stessi anni, Dino Uber aveva aperto il suo negozio di casalinghi qui in paese, negozio poi cresciuto, diventato Euronics, sostituito ora da Eurospin. Li unisce il servizio alle famiglie che continua con la medesima passione». Prima del taglio del nastro il parroco don Claudio Turri, nella preghiera che accompagna la benedizione, ha chiesto che si possano sviluppare buoni rapporti tra i clienti del supermercato e chi invece ci lavorerà, augurandosi anche che il punto vendita continui il suo aiuto a chi ha bisogno con il Banco alimentare e altre iniziative di solidarietà. Il taglio del nastro è stato condiviso oltre che dal sindaco da quattro dei sei fratelli Mion: Walter, Stefano, Luigi, Giuseppe in rappresentanza degli altri due Romano e Giovanni. Con il numeroso pubblico che ha invaso il supermercato, Bruno Uber, l’ultimo proprietario del vecchio edificio, figlio del fondatore, ha spiegato: «Vendere è stata una sofferenza, vederlo abbattere un magone, oggi è diverso: c’è una continuità nel servire le famiglie del paese; credo che anche mio padre sia contento». •

G.G.

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